"No a nuove tasse. La ricetta della sinistra è sempre la patrimoniale"

Il senatore Dario Damiani di Forza Italia, dopo il voto sul Def, ribadisce la contrarietà di Forza Italia all'aumento delle tasse o all'istituzione di nuovi obblighi fiscali per i cittadini

"No a nuove tasse. La ricetta della sinistra è sempre la patrimoniale"

Il senatore Dario Damiani, esponente di Forza Italia, è reduce dal voto sul Def e promette battaglia nel caso in cui la sinistra volesse ripristinare, come ha già provato a fare nel corso di queste settimane, l'istituzione di nuove tasse, compresa la ventilata (e mai riposta per davvero) patrimoniale, o l'aumento del gettito fiscale quale ricetta per uscire dalla crisi. La pandemia e la guerra hanno sconvolto le previsioni economiche dei prossimi anni ma, al netto delle modifiche che il quadro è stato costretto a subire, per il partito guidato da Silvio Berlusconi rimane il tema cardine della crescita.

Lei ha parlato di "economia di guerra". Tra pandemia e guerra in Ucraina, il quadro non sembra ottimale.

"Purtroppo due eventi imprevisti e dalle conseguenze drammatiche come la pandemia prima, per ben due anni, e il conflitto russo-ucraino adesso, hanno stressato l'economia in maniera analoga a una situazione bellica. E da questo tipo di situazione si viene fuori solo con massicce iniezioni di liquidità nel sistema, a sostegno di famiglie e imprese messe in ginocchio dalle chiusure per l'emergenza sanitaria e ora dai rincari energetici e dei beni di consumo. Questo è quello che abbiamo sempre richiesto al governo, noi di Forza Italia, e attuato con provvedimenti che hanno dato ossigeno al Paese per quasi 200 miliardi finora".

Però per Forza Italia resta fondamentale la crescita.

"La crescita economica è sempre stata la nostra bussola, anche prima della pandemia. Speravamo in questi mesi di raccogliere finalmente i frutti di un anno di lavoro al governo, in cui abbiamo proposto e messo in campo provvedimenti che davano ulteriori input alla ripresa. Purtroppo la guerra in Ucraina ci costringe a fare i conti con una realtà diversa dalle aspettative e a rallentare il passo. Ma l'attenzione agli investimenti che creano lavoro, consumi e quindi crescita resta la nostra priorità anche in questo momento di nuova difficoltà".

Il vostro è un secco "no" a qualunque aumento delle tasse.

"Forza Italia da sempre fonda la sua proposta politica sulla riduzione delle tasse e semplificazione fiscale: basti ricordare le politiche fiscali dei governi Berlusconi che ne hanno ridotto la pressione. Nella situazione economica depressa attuale non pretendiamo la riduzione ma di sicuro esigiamo che non vengano aumentate tasse e imposte a contribuenti già stremati".

Lei ha proposto una serie di aiuti alle famiglie in virtù della situazione economico-sociale.

"Abbiamo proposto per primi un governo di unità proprio con l'obiettivo prioritario di sostenere economicamente famiglie e imprese travolte dall'emergenza pandemica. Di base è questo lo spirito del governo al quale Forza Italia sta dando il suo contributo e su questa linea restiamo coerenti".

Siete soddisfatti del Def?

"Come ho detto in Aula in dichiarazione di voto sul Def, ovviamente speravamo di vedere finalmente i risultati dei provvedimenti varati e di poter imprimere un ulteriore sprint alla crescita che veniva stimata oltre il 6%. Purtroppo così non è stato, a causa delle vicende internazionali ben note, e siamo costretti a rivedere le stime a ribasso. Ma la barra resta dritta e punta comunque in direzione della crescita, tenendo conto delle attuali mutate circostanze".

Non vi siete nascosti: c'è stata (e probabilmente ci sarà ancora) una vera e propria battaglia con il centrosinistra sul da farsi in termini di tassazione. Il governo rischia scossoni?

"Quando si tratta di difendere famiglie e imprese Forza Italia è sempre in prima linea, lo dice la nostra storia. Tanto più in una situazione eccezionale come quella degli ultimi due anni che, purtroppo, è sfociata in una nuova crisi internazionale. Invece la sinistra, da sempre, nei momenti difficili propone la stessa ricetta che va sotto il nome di patrimoniale.

Su questo certo che diamo battaglia a viso aperto, dicendo no alle tasse sulla casa o sui risparmi di una vita delle famiglie e dei pensionati. Perciò chiediamo al governo di mettersi in pausa su certe questioni, piuttosto che inasprire i toni in un momento in cui è fondamentale restare uniti e remare nella stessa direzione".

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