Il Nobel ai microRna, gli interruttori dei geni alla radice dei tumori

La scoperta degli americani Ambros e Ruvkun: svolta nella ricerca su diabete, ictus e cancro

Il Nobel ai microRna, gli interruttori dei geni alla radice dei tumori
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Se la genetica farà nuovi, fondamentali, passi in avanti il merito sarà anche della scoperta dei microRna, piccoli elementi dell'Rna che lavorano come fossero interruttori, accendendo e spegnendo alcuni geni e regolando, così, l'innesco di alcune patologie umane come diabete, ictus e cancro.

Proprio la scoperta di questi piccolissimi elementi del patrimonio genetico, e il loro funzionamento, è valsa a Victor Ambros e Gary Ruvkun il premio Nobel per la Medicina nel 2024. I due ricercatori americani sono riusciti a comprendere come si regolano queste micro molecole, risultato di milioni di anni di evoluzione, ed essenziali in quello che può essere considerato il libretto di istruzioni che controlla l'attività dei geni, contribuendo al normale sviluppo di ogni organismo vivente. Proprio eventuali anomalie nel loro comportamento possono, infatti, giocare un ruolo importante in malattie come i tumori, o in difetti congeniti dell'udito, della vista o dello scheletro. Per questo conoscerle e imparare a controllarle, potrebbe permettere di sviluppare nuove terapie geniche. Victor Ambros, 71 anni, insegna Scienze naturali all'università del Massachusetts medical school. Nato nel 1953 negli Stati Uniti, ad Hanover (New Hampshire), ha studiato al Massachusetts institute of technology, dove è rimasto anche dopo il conseguimento del dottorato, per poi trasferirsi nel 1985 all'università di Harvard. Dal 1992 al 2007 ha insegnato nella Dartmouth medical school poi alla University of Massachusetts medical school, dove lavora attualmente.

Quanto a Gary Ruvkun, 71 anni, insegna genetica all'università di Harvard. Nato nel 1952 negli Stati Uniti, a Berkeley (California), ha conseguito il dottorato proprio all'università di Harvard nel 1982 e ha proseguito il lavoro di ricerca al Massachusetts institute of technology, dove ha lavorato dal 1982 al 1985. È stato poi ricercatore al Massachusetts general hospital e alla prestigiosa Harvard medical school, dove insegna attualmente.

Si è così aperta la settimana dei Nobel, inaugurata nei primi tre giorni dai premi dedicati alle scienze. Che proseguirà oggi, alle 11.45, con l'annuncio dei vincitori del Nobel per la Fisica e, domani, del Nobel per Chimica. A comunicare la vittoria di Ambros e Ruvkun, ieri, è stato il segretario generale dell'Assemblea dei Nobel, Thomas Perlman. Subito dopo l'annuncio ufficiale Ruvkun ha commentato che si tratta di una cosa «enorme, è un terremoto».

Il biologo 72enne, svegliato all'alba per ricevere la notizia, ha scherzato spiegando che «il cane non capisce perché fuori è buio e perché stiamo correndo per casa». Il ricercatore ha promesso di partecipare alla premiazione ufficiale, in programma il 10 dicembre in Svezia. «Siamo stati più volte alla festa del Nobel - ha aggiunto - Anche se non penseresti a un gruppo di scienziati come animali da festa, ma lo sono davvero».

Quanto ad Ambros, ha accolto la designazione con lo stesso entusiasmo del collega: «È incredibile, non lo sapevo», ha commentato parlando con un'emittente svizzera. Ambros ha riconosciuto che è «meraviglioso» condividere il riconoscimento con RuvKun.

«Abbiamo fatto le nostre scoperte nei nostri rispettivi laboratori ha dichiarato, che hanno contribuito alla nostra comprensione dei microRna».

La giuria ha chiarito che i due ricercatori hanno lavorato separatamente, concentrandosi su aspetti diversi. Il premio prevede una ricompensa di 920mila euro, il valore nominale più alto nella storia del Nobel.

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