
Il paradosso è che alla fine le sardine riusciranno di farci rivalutare il Movimento Cinque Stelle. Sono nati entrambi da una contrapposizione: i grillini alla "casta”, i pesciolini a Salvini. Entrambi sono scesi in piazza. E se escludiamo i toni burberi dei pentastellati ("vaffa") rispetto al più chic "Bologna non si Lega", le similitudini sembrano davvero tante. Poi però col tempo abbiamo scoperto, drammaticamente, che i seguaci di Grillo presentavano istanze più concrete di quelle di Santori. Non condivisibili, certo. Almeno per quanto ci riguarda. Ma almeno un po’ di sostanza c'era: giustizialismo, pauperismo, ambientalismo peloso, No Tav, No Tap e via dicendo. Orrori politici, se volete. Ma sempre meglio dell'Erasmus tra Nord e Sud o del Daspo per i social.
Ormai da quattro mesi non si parla d'altro che di sardine. Santori e soci sono in tv un giorno sì e l'altro pure, tuttavia del loro progetto sociale non abbiamo capito assolutamente nulla. Non per nostra deficienza, in realtà. Ma per il cosmico vuoto di argomenti presentati: il manifesto è un libro di favole, vagamente antidemocratico; il programma di Roma, tolta la revisione dei dl Sicurezza, dice poco o nulla; e le ultime uscite meritano più un posto tra le gag di Zalone che in un dibattito politico. Senza contare che siamo ancora qui a cercare di capire cosa intendesse dire Santori sul bambino autistico e la prescrizione.
Ha ragione Manlio Di Stefano quando sostiene che i pesci sono "il vuoto che avanza". Per capirlo basta leggere l'intervento di Jasmine Cristallo nello spazio oggi concesso dal Fatto Quotidiano: oltre tremila battute per difendere Santori sull'Erasmus italiano (perché non farlo pure tra Adriatico e Tirreno, che dite?), attaccare il "tritacarne mediatico" e sostenere candidamente che "non possiamo essere noi a portare soluzioni".
Allora viene da chiedersi: ma a che servono le sardine se non "portano soluzioni"? A che servono se, come detto dai loro esponenti toscani, "la posizione del movimento è non avere una posizione sui temi divisivi"? Che se ne fa la politica di chi non risponde su ambiente, salari, giustizia sociale, difesa, geopolitica, grandi opere? Loro vogliono essere un "ponte tra società e politica" per “indicare un percorso". Bene: ma una strada (o un ponte) la costruisci solo se rispondi alle questioni che la politica, e la società, ti pongono innanzi ogni giorno. Non è sufficiente dire: "Basta odio" oppure "viva la scuola pubblica", "la sanità pubblica" e "la cooperazione che funziona". Bisogna essere più concreti. Possibile che menti così giovani abbiano prodotto solo banalità sull'uso dei social e la migrazione regolarizzata da Nord a Sud? Ah, dimenticavo: al ministro Provenzano, incontrato ieri, le sardine hanno pure proposto qualcosa per l’Ilva di Taranto: un "summit con intelligenze di tutto il mondo in quei luoghi". Siamo seri?
Dopo gli scivoloni degli ultimi giorni (vedi il caso Benetton), le sardine hanno coniato un nuovo mantra: “Stiamo studiando”. Se domandi loro qualcosa sui temi importanti, è probabile rispondano così.
Eppure a 25-30 anni un'idea dovresti averla già. Soprattutto se ti prendi la briga di criticare chi, come Lega, M5S, FdI o Forza Italia, un programma su immigrazione, tasse e giustizia ce l'ha. Giusto o sbagliato che sia.
Facile: hai mai sentito un ex-Ministro di Roncobilaccio dare del "colerosi" e "terremotati" ed altre offese razziste agli altri italiani di Barberino?
E allora
Non se ne salva uno. Proprio come il capitANO e il suo amico gestore del Papeete, entrambi poltronari EUroassenteisti a Bruxelles.
Solo in itaGlia!
Semplicemente penosi.
"Non ho assolutamente idea di come sia ma quello che dici (tu di destra) è sicuramente sbagliato (perché sei di destra)"
Ma perchè, i loro genitori che hanno detto di tanto più intelligente e/o pratico? "Vietato vietare"? "L'immaginazione al potere?" "il 6 politico..."? Ma questi vengono da una generazione che non ha mai, scientemente, fatto un beato caxxo per la comunità tranne che pontificare su tutto quello che era loro sconosciuto, tanto è vero che gli zingaretti di oggi sono vasi ancor più vuoti di quelli che li hanno preceduti.
Per esistere hanno bisogno di un nemico da abbattere, qualche bandiera da bruciare e un fascismo qualsiasi con cui spaventare la gente, tanto per far finta di essere vivi e tirare avanti sulle nostre spalle...
Dio mi scampi dal aver consulenti della sua statura.
A proposito anch'io appresso le sardine,mangiate l'altra sera impannate.
ma penso che forse l'ha capito (Gio56)
c'è stato il servizio militare che per 80 anni ha rimescolato l'italia: quelli del nord andavano al sud e viceversa. secondo: il nord italia è pieno di immigrati meridionali, ed al sud ci va un sacco di settentrionali in ferie.
finiamola.
Il problema è che non si può pensare di lasciare le redini del paese a persone che provengono da centri sociali e che hanno un'età e una cultura insufficiente
Il nostro paese, ha bisogno di teste pensanti e di persone che cerchino con logica e attenzione risoluzione ai problemi ,non a peggiorarli
E' come se un genitore lasciasse decidere ai propri figli adolescenti, i risultati sarebbero catastrofici
L'assurdità dei cosiddetti odiatori di rete è propria questa
Non essere d'accordo sul logico, sul normale, usando insulti e a volte la violenza, ma di proposte non ne hanno
Questo è peggio del M5S, un partito che è nato come scopo per aiutare il PD a non morire, ma di concreto ed utile per il paese non hanno nulla
Questi sono i soliti aspiranti fancazzisti e pure saccenti.
Non ne hanno mai abbastanza questi squali
Ma non hanno un limite?
Un ministro che si chiama Provenzano e riceve le sardelle mi fa pensare:o è un mafioso che ha bisogno di manodopera o il ministro non è Provenzano mafioso ma e syronzo lo stesso.
A differenza infatti delle elezioni nazionali, che si possono bypassare in base all'utilità rossa, le regionali, come il Natale.. quando arrivano arrivano. Insomma, quella rottura e spina nel fianco del sottoporsi al gradimento popolare, con le regionali bisogna beccarsela: lì non c'è un Mattarella che sponsorizzi e sottoscriva rimpasti, dunque occorre guadagnarselo il consenso. Ecco che sono saltate fuori le sardine, con un tempismo a dir poco perfetto, per richiamare le piazze e fare un po' di casino che catalizzasse tutti i sinistri nonché le simpatie dei semplici. Il ruolo delle sardine è stato puramente anti-salviniano, ed ora avranno il gioco ancora più facile, visto che i compagni magistrati hanno iniziato l'iter manettaro per toglierlo proprio dalla scena.
Ora andate a piangere da nonno prodi se i giornali vi trattano male.
Nega pure la condanna, l'evidenza e la realtà.
"La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa".
come nel processo contro Trump, c'è niente concreta ... buffonate! è gli emiliani e romagnoli ballano liscio .. per fortuna .. liscio. chocolatai ... meglio lambrusco.