Prosegue lo scontro a distanza tra il segretario del Partito democratico Enrico Letta ed il leader della Lega Matteo Salvini, col primo particolarmente impegnato, ancora una volta, a sgomitare nel tentativo di non far passare agli italiani l'idea che se si dovesse arrivare ad una sospensione del coprifuoco i meriti sarebbero da ascrivere esclusivamente all'ex vicepremier.
Da tempo, ormai, Salvini ha iniziato una battaglia contro il limite orario imposto dall'esecutivo, con lo scopo di far ripartire in particolar modo l'attività di ristoranti e locali, fortemente penalizzati dalla misura in oggetto. L'idea sarebbe quella di abolire il prima possibile il coprifuoco, con lo scopo di creare una situazione più adatta a creare attrattive di tipo turistico nel nostro Paese, specialmente in vista del periodo estivo e quindi delle ferie. Il segretario del Carroccio aveva lanciato a fine aprile una raccolta firme sul sito "No Coprifuoco", per chiedere al governo una maggiore incisività delle misure relative alla riapertura.
Una situazione che aveva scosso il centrosinistra, portando in primis Matteo Renzi a reagire subito, con lo scopo di evitare che il tema potesse avvantaggiare in qualche modo l'ex vicepremier agli occhi degli elettori: "Regalare questa battaglia a Salvini, a mio giudizio, è un errore politico di quelle forze di maggioranza che, sognando, immaginano un Papeete2. Pensano, cioè, che - provocandolo sul coprifuoco - Salvini cada nel tranello e reagisca d'impulso, uscendo dalla maggioranza".
Completamente differente la reazione di Enrico Letta, che aveva invitato invece il rivale/alleato di governo ad uscire dall'esecutivo:"Mi stupisce Salvini che partecipa a una raccolta firme contro il coprifuoco decisa dal governo dove siede", aveva dichiarato a RaiTre Letta."Se un partito di maggioranza non vuole stare al governo, non ci deve stare". Immediata, allora, la replica di Salvini: "Il segretario del Pd non si fida degli italiani e li vuole tenere ancora chiusi in casa. Io mi fido degli Italiani e vorrei che tornassero a vivere, lavorare, sorridere".
Una linea ribadita anche oggi a Un Giorno da Pecora. "Il coprifuoco sarà spostato a mezzanotte? Io lo toglierei il prima possibile. Mi fido degli italiani che non faranno pazzie".
Chi, invece, pare aver virato decisamente rispetto alle posizioni iniziali è proprio il segretario dem, che ci ha tenuto a infilarsi tra i più responsabili sostenitori dell'abbandono del coprifuoco:"Se si fosse 'sbracati' subito, ad aprile, oggi non saremmo in grado di riaprire in sicurezza. Si riapre non perchè Salvini ha chiesto di riaprire", affonda Letta durante l'apertura della Direzione del partito, "ma si riapre nonostante l'irresponsabilità di chi voleva sbracare subito. Si riapre perchè c'è stata responsabilità fino ad oggi".
Raggiunto dalle parole del rivale/alleato di governo, il segretario
del Carroccio ha così ribattuto: "Enrico Letta? Da lontano, quando era a Parigi, mi sembrava una persona migliore, da vicino mi è scaduto. È una provocazione continua, è ossessionato da Salvini e dalla Lega".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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