È la solita manfrina del Movimento 5 Stelle che rischia di bloccare ancora una volta le dinamiche della politica italiana in un momento estremamente delicato come quello che si sta attraversando. I venti di guerra che soffiano sull'Europa dovrebbero velocizzare le mosse per risolvere la situazione della commissione Esteri al Senato, dopo le dimissioni di massa per far "cadere" il presidente grillino Vito Petrocelli. Ma il nodo da sbrogliare riguarda la scelta della nuova guida, tema che ha già creato delle spaccature all'interno del M5S e non solo.
L'ipotesi Licheri
Nella serata di ieri sono emerse due ipotesi grilline sul tavolo: Ettore Licheri o Simona Nocerino come possibili sostituti di Petrocelli, accusato di avere delle posizioni "filo-putiniane". Una fonte presente alla riunione ha riferito che Maria Domenica Castellone - capogruppo 5 Stelle al Senato - avrebbe sponsorizzato la candidatura di Licheri, ma nella galassia del M5S qualcuno fa notare che la Nocerino in fin dei conti potrebbe godere dell'appoggio di altri membri della commissione.
I malumori nel M5S
Il derby interno al Movimento ha provocato forti divisioni e relativi malumori. I principali mugugni sono dovuti alla carta Licheri, che rischia di rivelarsi fallimentare per i grillini. Le tensioni sono state così evidenti che addirittura nel corso dell'assemblea sarebbe stato proposto da diversi senatori di demandare la trattativa sulla nomina ai leader politici della maggioranza.
"Sappiamo che al momento Licheri non ha i numeri, ma ci impunteremo al riguardo", dice all'Adnkronos una fonte parlamentare pentastellata alla luce dell'accesa riunione dei senatori pentastellati. Infatti un altro parlamentare, pallottoliere alla mano, ha fatto sapere che allo stato attuale Licheri "può contare su 10 voti a fronte di 22 componenti" della commissione Esteri di Palazzo Madama. Dunque la candidatura di Licheri non sarebbe stata né gradita né condivisa da tutti.
C'è chi si è schierato dalla parte dell'opzione Simona Nocerino. Non a caso era stato chiesto di valutare una seconda candidatura oltre a quella di Ettore Licheri per correre per la presidenza della commissione Esteri del Senato. Una voce interna ai 5 Stelle sottolinea che "la proposta è stata respinta dalla Castellone che ora si assume la responsabilità" di una eventuale perdita della presidenza in capo al M5S.
La conta
Per il Movimento ora si aprono guai interni. Le fibrillazioni nel corso della riunione sono state innescate appunto per i timori sulle reali chance dei grillini di mantenere la presidenza. C'è infatti sullo sfondo la volontà di Forza italia di far convergere i voti sulla senatrice Stefania Craxi, ed è proprio questo ad aver aumentato le paure tra i senatori pentastellati.
Questa mattina la commissione Esteri di Palazzo Madama si riunirà per eleggere l'ufficio di presidenza e quindi il successore di Vito Petrocelli. C'è da aspettarsi una vera e propria conta tra Stefania Craxi di Forza Italia ed Ettore Licheri del Movimento 5 Stelle.
Sono dunque andati a vuoto gli appelli all'unità tra i partiti di maggioranza, visto che non è stata trovata una sintesi su un nome da votare all'unanimità. Da vedere se il fronte giallorosso sarà compatto o se si registreranno delle defezioni tra M5S e Partito democratico. Un risultato che si deciderà all'ultima scheda.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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