Una nuova condanna per spese pazze per Riccardo Bossi

Bossi condannato a Varese per truffa e insolvenza ai danni di diversi imprenditori

Una nuova condanna per spese pazze per Riccardo Bossi

È arrivata la terza condanna per Riccardo Bossi, la terza in pochi mesi. Un'altra batosta per il figlio primogenito di Umberto, finito di fronte alla giustizia per avere acquistato merce senza pagare. Secondo il tribunale di Varese è colpevole di truffa e insolvenza fraudolenta ai danni di un gommista, un venditore di lampade e un benzinaio.

Il giudice Alessandra Mannino ha accolto la richiesta del pm di 9 mesi di carcere e 400 euro di multa. Bossi dovrà ora risarcire gli imprenditori. Doveva 3.200 euro al gommista per i cerchioni, 7.600 al venditore di lampade e 150 al benzinaio. A suo carico anche le spese legali. Aveva fatto loro credere che sarebbe passato in un secondo momento per saldare i conti in sospeso.

A

novembre dello scorso anno un'altra condanna con pesa sospesa per truffa aggravata ai danni di un noto gioielliere di Busto Arsizio. A marzo era stato condannato per 158mila euro di spese personali con i fondi della Lega.

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