Benvenuti nell'era della monarchia ristretta di Carlo III e del governo dalle maglie larghe di Liz Truss. La Gran Bretagna apre una nuova epoca istituzionale, con una giovane donna a Downing Street e un ultrasettantenne a Buckingham Palace. Eppure, mentre la Famiglia reale si fa sempre più piccola, lasciando fuori i membri più ingombranti e impresentabili, per contenere i costi ed evitare nuovi scandali e guai in un momento in cui il Paese è alle prese con la crisi energetica, l'inflazione alle stelle e le tempeste della guerra in Ucraina, l'esecutivo di Londra, al contrario, apre il portafogli per far fronte all'impennata delle bollette di famiglie e imprese, facendo impennare la spesa pubblica pur di dare respiro agli inglesi.
Sono i destini della Corona che si incrociano con quelli della nazione. Tempeste pubbliche e tempeste private. «So che, nonostante l'enorme differenza costituzionale tra una monarchia ereditaria e un governo eletto, in realtà il divario non è così ampio - disse proprio Elisabetta II ai capi di stato a bordo dello yacht reale Britannia, nell'ottobre 1989 - Ognuno, a suo modo, esiste solo con l'appoggio e il consenso del popolo».
Dimenticate, dunque, le balconate con 33 membri della famiglia reale affacciati da Buckingham Palace per salutare i sudditi di Sua Maestà in occasione del compleanno della sovrana, come avvenne nel 2015, prima delle più recenti faide familiari in casa Windsor. Dimenticate le 92mila sterline spese nel 1986 dal Palazzo Reale solamente per cambiare le lampadine. La monarchia della nuova era si è già messa a dieta per volontà dello stesso Carlo, che - non è più un segreto per nessuno - ha spinto la Regina Elisabetta, mentre era ancora in vita, a far fuori dal cerchio magico suo fratello, il principe Andrea dai loschi appetiti sessuali per le minorenni, e il figlio Harry, troppo loquace e irriconoscente verso la Corona. La monarchia sarà sempre più magra per scelta dell'ex Principe e nuovo Re, che fra le poche caratteristiche ereditate da mamma Elisabetta ha soprattutto la parsimonia, esibita anche tramite le sue giacche rattoppate. La Famiglia Reale, d'ora in poi, sarà rappresentata e condensata in tre generazioni: il Re e la regina consorte Camilla, il primogenito e prossimo erede al trono William, con la moglie Kate, i nipoti, tra cui il terzo in linea di successione, George, la quarta Charlotte e il quinto, Louis. È qui, secondo Carlo, che risiede il futuro della monarchia e la sua possibilità di sopravvivenza. Gli anni a venire richiederanno maggiore sobrietà, mentre gli inglesi devono stringere la cinghia, alle prese con il caro-vita. La famiglia reale ridotta all'osso, alla sua essenza e ai suoi membri più popolari, aiuterà a tenere a bada i malumori e le critiche.
Questione di immagine. Ma anche di sostanza per la Corona, eternamente impegnata a giustificare i propri privilegi, e per Elisabetta II, sempre attenta a evitare gli eccessi, tanto da aver ridotto del 15% i membri dello staff reale appena ascesa al trono e aver quasi dimezzato le spese della famiglia nel 2000 dopo i fastosi anni Novanta, portandole da 65 milioni a 38 milioni di sterline (oggi la spesa ufficiale degli inglesi per la monarchia è a quota 102 milioni).
«La nostra pace e prosperità non possono essere date per scontate e devono sempre essere curate, di modo che non dobbiamo più costruire monumenti alla nostra gioventù caduta», disse Elisabetta II alle Commemorazioni del D-Day nel 2014. Parole buone anche oggi che il Regno Unito e il resto d'Europa affrontano le conseguenze economiche della guerra Ucraina. Per questo, di fronte a un'emergenza che non si vedeva dal Dopoguerra, il governo di Liz Truss si dà agli interventi di Stato, mentre al tempo stesso difende la propria identità con il taglio delle tasse. Via libera, dunque, al congelamento delle bollette per le famiglie, che saranno aiutate con 130 miliardi di sterline (150 miliardi di euro) per i prossimi 18 mesi e ai sostegni alle imprese (46 miliardi di euro) per affrontare i costi energetici. La recessione è data per certa il prossimo inverno e si prevede sia destinata a durare a lungo, l'inflazione si avvia a raggiungere il 20%. Urge correre ai ripari. La nuova era della premier Truss, come quella di Carlo Re, si apre con sfide pesanti e la necessità di mostrare agli inglesi che le istituzioni stanno davvero dalla loro parte. Resta da capire se il Paese volerà verso un futuro ancora più brillante o verso una fase di anoressia.
Se Elizabeth (come la premier Liz) è ormai sinonimo di unità e stabilità, i precedenti Carlo, nella storia della monarchia britannica, ricordano tempi duri: Carlo I fu l'unico Re a essere decapitato (1625-1649) e il suo nome rievoca la guerra civile. Carlo II si ricorda per aver regnato durante la «grande peste» ed essere stato il padre di 12 figli «illegittimi». God save the king.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.