"Il nuovo Codice degli appalti sarà legge entro il 30 giugno"

"Giovedì dovrebbe arrivare l'approvazione definiva in Consiglio dei ministri"

"Il nuovo Codice degli appalti sarà legge entro il 30 giugno"

Onorevole Erica Mazzetti, lei segue la riforma del Codice degli Appalti fin dalla scorsa legislatura in cui era relatrice di maggioranza della legge delega. A che punto siamo con i lavori?

«Giovedì dovrebbe arrivare l'approvazione definiva in Consiglio dei ministri nei tempi previsti dalla legge delega. Successivamente dovrà passare tutte le osservazioni ed entro il 30 giugno sarà legge. Servirà poi un periodo transitorio perché cambieranno parecchie procedure, ci sarà uno shock normativo e i piccoli comuni come le imprese avranno bisogno di tempo per riorganizzarsi».

Qual è l'obiettivo?

«Avere un corpus di norme chiare, certe e definite. Stiamo lavorando a un manuale non interpretabile che metta al centro la qualità dell'opera e valorizzi il partenariato pubblico-privato, dando la possibilità agli imprenditori di investire e agli enti di risparmiare risorse pubbliche. Inoltre, il nuovo codice vuole semplificare le norme, togliendo quelle inutili e mettendo ordine nel caos dovuto alla sovrapposizione tra enti e poteri. Ciò che ho ottenuto già nella Legge Delega è il fatto di aver tagliato la fasi progettuali. Ora ci saranno solo due livelli di progettazione. Taglio dei tempi di circa un anno, meno burocrazia , meno ricorsi e inizio lavori più veloce».

L'altro tema è tornare ad avere un codice che sia garantista e non giustizialista.

«Èuna grande battaglia che abbiamo portato avanti come Forza Italia con il contributo di tutto il partito. Abbiamo ottenuto che il nuovo Codice degli Appalti fosse il più possibile garantista: un cambiamento culturale, storico che dà fiducia alle imprese e a tutto il sistema. Vogliamo perimetrare le fattispecie di esclusione di un operatore economico e prevedere che scattino almeno a partire da una sentenza di primo grado. Il senso della richiesta è semplice: Un avviso di garanzia non può bloccare un'impresa e se è condannata una persona fisica, ma occorre almeno un primo grado di giudizio enon deve rimetterci tutta la società e i suoi lavoratori».

C'è poi la revisione dei prezzi legata all'inflazione.

«Sì, è un altro aspetto sul quale si è focalizzata Forza Italia ed è legato al caro energia e all'aumento dei prezzi dei materiali. Un altro elemento che va tenuto sotto controllo riguarda le cauzioni. Fino a qualche anno fa una azienda che partecipava a una gara pubblica poteva essere esclusa dalla stazione appaltante che poteva decidere di incamerare la cauzione provvisoria. Questo non deve più esistere. Rappresenta un danno per l'impresa e per la Pubblica Amministrazione oltre a determinare tempi infiniti per l'assegnazione dell'appalto».

Il nuovo Codice degli Appalti potrebbe aiutare anche la realizzazione del Ponte sullo Stretto?

«Sì, assolutamente.

Grazie al nuovo codice appalti sarà più veloce la realizzazione del Ponte grazie a norme chiare e oggettive. Le fasi progettuali saranno ridotte così come sarà semplificato il partenariato pubblico-privato. Oggi ci sono davvero le condizioni per raggiungere l'obiettivo».

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