Tridico assume portavoce da 80mila euro. Salvini: "Ora si dimetta"

Si chiama Daniela Bracco. Prenderà uno stipendio da 80mila euro lordi all’anno. L’Inps continua a sperperare denaro pubblico. Salvini: "Tridico si dimetta"

Tridico assume portavoce da 80mila euro. Salvini: "Ora si dimetta"

I soldi, come recita il vecchio adagio, non bastano mai. E se i denari sono pubblici, il quadro peggiora dannatamente. La notizia è che c’è un nuovo portavoce in arrivo in casa Inps. A quanto apprende Adnkronos/Labitalia, il presidente dell’Istituto Pasquale Tridico ha conferito, con propria determina presidenziale l’incarico di sua portavoce, a partire dal primo ottobre 2020, a Daniela Bracco, attualmente direttore della comunicazione a Utilitalia. E con esperienze da capo ufficio stampa e portavoce nel settore pubblico e nel settore privato.

A Daniela Bracco, che avrà il compito di coadiuvare Tridico nei rapporti di carattere politico-istituzionale con gli organi di informazione, andrà un’indennità annua lorda di 80mila euro. A prevedere la figura del portavoce la deliberazione del Cda dell’Istituto dello scorso 5 agosto, che lasciava appunto alla determinazione presidenziale l’attribuzione dell’incarico e la definizione dell’indennità. Immediato il commento piccato di Matteo Salvini. Il leader della Lega, intervenendo da Portogruaro, ha affermato: "Oggi ha pure assunta un nuovo addetto stampa, da 80mila euro l’anno, Tridico non ha dato la cassa integrazione, ma ora assume la nuova portavoce". Per poi chiosare: "Ora Tridico si deve dimettere".

Il riferimento, neppure troppo velato, riguarda lo stipendio gonfiato del presidente Inps. In piena estate il portafoglio di Tridico è infatti più che raddoppiato, passando dai 62mila euro annui percepiti a inizio mandato, agli attuali 150mila. Giusto per fare un paragone, stiamo parlando del 50% in più di quanto guadagnato dal suo predecessore, Tito Boeri (103mila). A quanto pare, come ha sottolineato un paio di giorni fa Il Corriere della Sera, il livello retributivo di Tridico non è stato stabilito in modo casuale. In pieno lockdown il Cda dell’Inps si sarebbe riunito, il 22 aprile scorso per essere precisi, per auto-assegnarsi il bonus. D’altronde la legge parla chiaro: prima di mettere mano agli stipendi è necessario dimostrare di aver conseguito una "riduzione strutturale delle proprie spese di funzionamento".

L’Istituto ha quindi dimostrato che nel 2019 sono stati risparmiati 522mila euro. Ed è per questo motivo che nel bilancio di previsione relativo al 2020 avrebbe alzato della medesima cifra lo stanziamento dei compensi fissi ai vari organi di gestione.

Bene, ora l’ultima novità in casa Inps. L’arrivo di un nuovo stipendio da 80mila euro l’anno. Magari una figura necessaria in casa Tridico. Ma, comunque, una notizia che farà salire sulle barricate gli avversari politici del governo giallorosso.

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