Obama e il discorso a Wall Street All'ex presidente 400mila dollari

Dopo i 60 milioni per il libro di memorie il maxi gettone per una conferenza nel tempio del capitalismo

Obama e il discorso a Wall Street All'ex presidente 400mila dollari

New York - Obama ha costruito brillantemente tutta la sua carriera politica criticando sempre i «lupi» di Wall Street. E alle parole ha fatto seguire i fatti. È riuscito a far approvare dal Congresso la legge Dodd-Frank, che ora regola la «finanza creativa» di banche d'affari ed hedge fund, responsabili con i derivati e mutui subprime del crack finanziario del 2008. Ma l'ex presidente, come la sua amica Hillary Clinton, non è riuscito a resistere alle sirene di 400 mila dollari esentasse, più spese di viaggio, per tenere una conferenza a giugno nella odiata e disprezzata Wall Street, pagata dalla banca d'affari Cantor Fitzgerald. Hillary ha fatto di peggio: ha preteso 250 mila dollari dalla Goldman Sachs per arringare i «lupi» di Wall Street, ma ha chiesto che il suo discorso fosse «secretato».

Una scelta scellerata che ha pagato a caro prezzo durante la campagna presidenziale. Obama non deve più candidarsi a nessuna elezione. «Ma accettare 400 mila dollari da Wall Street è una scelta morale sbagliata ed ipocrita, che avrà un costo politico per i candidati democratici». Queste pesanti critiche sono tra i passaggi dell'editoriale del Washington Post, che ha un titolo a dir poco bruciante: «Se 60 milioni di dollari non sono abbastanza per gli Obama?». Il prestigioso quotidiano del Watergate fa riferimento al contratto appena firmato di 60 milioni di dollari che Barak e Michelle incasseranno esentasse per pubblicare le loro memorie alla Casa Bianca. Più' la casa editrice Penguin Rendom House verserà agli Obama un dollaro a ogni copia venduta.

L'editore prevede 12 milioni di libri venduti negli Usa e almeno 20 milioni nel resto del mondo, con le «memorie» che saranno pubblicate in 41 lingue diverse. «Ma per Obama questo super contratto miliardario che nessun altro presidente ha mai sfiorato non è sufficienteLui che politicamente si è sempre distinto, deve ora continuare la stessa tradizione degli altri presidenti che scelgono di proseguire la loro strada con le scarpe firmate da Gucci», scrive con amara ironia l'editorialista del Washington Post, Ruth Marcus, una democratica ed «obamiana» della prima ora come si è definita ai microfoni della Msnbc. «Obama ha lasciato un partito democratico a pezzi con i repubblicani che hanno conquistato una larga maggioranza al Congresso e al Senato. Ora questa scelta di andare a Wall Street creerà altri problemi politici e di immagine a quei democratici che saranno candidati alle elezioni del 2018», ha detto l'editorialista Marcus al network Msnbc. Ad eccezione del Washington Post, tutti gli altri giornali e network radical-chic preferiscono evitare di commentare i 400 mila dollari di Obama. Tutti i leader del partito democratico fanno muro e rispondono ai giornalisti solo con un garbato «no comment».

L'unico fuori dal coro è il senatore Bernie Sanders, non a caso ha avuto un successo incredibile nelle primarie e secondo tutti i sondaggi è il politico americano con il gradimento più alto, il quale ha detto testualmente che la scelta di Obama è «disgustosa» e farebbe bene a ripensarci.

Tra i due evidentemente non corre buon sangue, in quanto sia Obama che il partito democratico avrebbero favorito Hillary durante le primarie. Ma l'ex presidente ha fatto sapere che non cancellerà il suo discorso a Wall Street e che parte del compenso andrà in beneficenza. Senza specificare quanto donerà.

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