Dieci giorni di lockdown per i non vaccinati con l'opzione di estendere l'esperimento dopo il primo periodo di prova. La misura è stata decretata dal governo austriaco di Alexander Schallenberg per fronteggiare la quarta ondata. Schallenberg è stato promosso da ministro degli Esteri a cancelliere un mese fa, dopo le dimissioni del suo predecessore Sebastian Kurz del partito popolare coinvolto in uno scandalo mazzette.
Nella piccola Austria (9 milioni di abitanti) i nuovi casi domenica hanno raggiunto quota 13.284, con 26 decessi in un solo giorno e un livello di incidenza di 815 casi ogni 100mila abitanti, contro i 289 casi della già allarmata Germania. Le autorità temono adesso il collasso delle strutture sanitarie: il numero delle persone ospedalizzate è triplicato da 656 il 14 ottobre a 1.896 il 14 novembre, e nello stesso periodo i ricoverati in intensiva sono raddoppiati. «La situazione in Austria è seria», ha affermato Schallenberg dopo una videoconferenza con i rappresentanti dei Länder. «Il governo non sta prendendo questo passo alla leggera, ma purtroppo è necessario». Le nuove restrizioni si applicano alle persone dai 12 anni in su prive di un documento vaccinale o di un'attestazione di guarigione negli ultimi 180 giorni. I non vaccinati saranno autorizzati a lasciare le loro case solo per fare la spesa, lavorare o studiare, per recarsi dal medico o per fare sport. Solo all'aperto però: già lunedì scorso Vienna aveva imposto la regola del 2G, permettendo cioè ai soli cittadini vaccinati o guariti l'accesso nei locali al chiuso. Il rispetto del lockdown da parte dei cittadini sarà controllato da una «rete a maglie strette», ha aggiunto il ministro dell'Interno Karl Nehammer. La percentuale di persone immunizzate in Austria è pari al 65% della popolazione, sotto alla media europea (67%). Il governo ha anche imposto l'obbligo vaccinale al personale medico e paramedico. Le nuove misure sono appoggiate dalla maggioranza (un'alleanza fra il partito popolare Övp e i Verdi) e criticate dai Liberali di Neos, secondo cui il lockdown dovrebbe esser imposto solo dai 14 anni in su. A contestare apertamente il lockdown è l'ultradestra: il leader del Partito della Libertà (Fpö), Herbert Kickl, ha annunciato una manifestazione sabato prossimo a Vienna contro il «sistema di corona apartheid» e contro la strategia di immunizzazione condotta con «vaccini sperimentali». Contro il lockdown continuano la loro battaglia anche Florian Höllwarth e Alexander Scheer, meglio noti in Austria come gli «avvocati corona».
I due legali hanno lanciato una piattaforma raccogliendo migliaia di firme per presentare ricorso alla Corte costituzionale contro le misure restrittive decise dal governo. La Germania invece si sta preparando a tornare allo smart working che era stato revocato a luglio. Di eventuali nuove misure restrittive si discuterà giovedì.
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