Prove di rinascita: coprifuoco fino alle 23 e ristoranti aperti anche all'interno. Al palo le feste di nozze

Oggi la cabina di regia, la pressione dei governatori. Palestre attive dal 1° giugno, dubbio per le piscine Il 22 maggio, sì allo shopping nei centri commerciali. Il dilemma sulla data al via libera per i matrimoni

Prove di rinascita: coprifuoco fino alle 23 e ristoranti aperti anche all'interno. Al palo le feste di nozze

È arrivato il giorno del tagliando alle misure anti-Covid contenute nel decreto del 22 aprile, quelle che stanno traghettando il Paese verso un progressivo allentamento delle restrizioni. In prudenza e sicurezza, come ha voluto il premier Mario Draghi. Le aspettative su quello che sarà deciso oggi dal governo sono altissime, soprattutto per quanto riguarda il coprifuoco, di cui si dibatte da settimane. Alla cabina di regia convocata dal presidente del Consiglio si arriva con dati di contagi e ospedalizzazioni molto confortanti. Una situazione favorevole, parallela ai progressi della campagna vaccinale, che potrebbe effettivamente portare all'anticipazione di qualche riapertura, così come auspicato da alcuni leader politici, da molti governatori e dalle categorie lavorative più penalizzate dal lockdown.

Ma oggi c'è anche un altro appuntamento importante, più tecnico, che dovrebbe portare ad una revisione dei parametri che determinano le fasce di colore delle regioni, mettendo in secondo piano il discusso indice Rt che misura la velocità di diffusione del contagio. I governatori ritengono che in questa fase della pandemia, con la curva epidemiologica in discesa e l'aumento della percentuale dei vaccinati, non sia più efficace: meglio fare riferimento all'Rt ospedaliero e alle terapie intensive occupate, non tanto al numero di nuovi casi.

I dati in miglioramento degli ultimi giorni fanno pensare ad una conferma delle ipotesi circolate fino ad oggi. Anche se ci sono ancora diversi nodi da sciogliere, in particolare sulle date della ripartenza di alcuni settori, come il wedding per esempio. Oggi l'esecutivo traccerà il contenuto del nuovo decreto, che dovrebbe avere validità da lunedì 24 maggio.

IL COPRIFUOCO

È il punto più controverso, che da più parti viene visto come un ostacolo alla ripresa del turismo straniero. La forte pressione per estenderlo a mezzanotte o per abolirlo ha sempre trovato un muro e lo stesso Draghi si è mostrato deciso a non cedere al pressing. Ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza, si è mostrato insolitamente aperturista: «Con i dati in miglioramento possiamo allentare e poi superare il coprifuoco». La cabina di regia dovrebbe farlo slittare alle 23 a partire dal 24 maggio, anche se fonti di governo solitamente vicine al fronte rigorista non escludono l'ipotesi della mezzanotte.

RISTORANTI AL CHIUSO

Per il momento, da decreto in vigore, i locali che non hanno lo spazio per i tavoli all'esterno possono riaprire il 1° giugno e solo fino alle 18. Ma molti, soprattutto nel centrodestra, spingono affinché la data venga anticipata almeno di una settimana e ristoranti e bar possano accogliere i clienti fin da subito anche la sera. Dal 24 o dal 1° giugno si potrà nuovamente prendere un caffè al bancone del bar e non solo, come era stato previsto, seduti al tavolo per la consumazione.

PISCINE AL CHIUSO E PARCHI

Il 1° giugno riaprono le palestre, ma per le piscine al coperto (quelle esterne hanno riaperto il 15 maggio insieme agli stabilimenti balneari) il governo deve stabilire una data, che potrebbe essere la stessa delle palestre. Da sciogliere ancora il rebus degli spogliatoi. La cabina di regia deve decidere anche se accontentare gli imprenditori del divertimento che chiedono di anticipare la data di apertura dei parchi tematici, al momento fissata il 1° luglio.

CENTRI COMMERCIALI

Lavorano durante la settimana, ma da tempo sono chiusi nei festivi e prefestivi, quindi anche nei weekend, proprio nei momenti di maggiore affluenza. Nei giorni scorsi in tutta Italia si sono registrate una serie di proteste per chiedere di poter alzare le saracinesche anche il sabato e la domenica. E lo stesso sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, si è augurato una loro imminente riapertura. La cabina di regia oggi deve decidere quando si potrà tornare a fare shopping nei fine settimana nei centri commerciali. Una delle date possibili è quella del 22 maggio.

WEDDING

Quello dei matrimoni è uno dei settori più penalizzati, ma ancora non c'è una data per la ripartenza, nonostante le pressioni e il rigido protocollo, con tanto di certificazione verde

per gli invitati, presentato dagli organizzatori di eventi. Vorrebbero riprendere a lavorare dal 1° giugno, per poter sfruttare uno dei mesi più richiesti dagli sposi. Ma il via libera potrebbe arrivare solo il 15 giugno.

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