"Sul voto degli italiani all'estero c'è un altissimo rischio brogli: stanno succedendo cose troppo strane", avvisava solo ieri Matteo Salvini.
E oggi a confermare i sospetti che qualcosa non torna ci pensa anche Il Fatto Quotidiano che dà spazio alla denuncia di un italiano a Praga. "Due plichi identici, a mio nome, nella cassetta della posta", racconta Edoardo Livolsi, residente in Repubblica Ceca, che spiega a inizio settimana aveva ricevuto una busta contenente scheda e certificato elettorali e busta preaffrancata per rispedire il tutto all'ambasciata italiana. L'uomo ha così messo la sua croce e poi ha inviato tutto. Salvo ritrovarsi un nuovo plico nella cassetta delle lettere due giorni dopo: nuovo certificato, nuova scheda e - di fatto - possibilità di votare di nuovo senza che nessuno si accorga dell'errore.
"Come è possibile? Quanti altri
ce ne sono?", si chiede ora Livolsi, spiegando di non avere ominimi registrati all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero. E intanto - come sosteneva lo stesso Salvini ieri - in molti non hanno ancora ricevuto nulla.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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