Omofobia, arriva la legge Forza Italia e Lega. Sinistra e M5s si dividono sul dialogo

Dubbi nel Pd. Gelmini: "Zan si fidi, centrodestra contro le discriminazioni"

Omofobia, arriva la legge Forza Italia e Lega. Sinistra e M5s si dividono sul dialogo

Il tema omotransfobia torna oggi in commissione Giustizia al Senato. «Il centrodestra di governo è al lavoro per un testo unitario contro le violenze, alternativo al ddl Zan» recita una nota diffusa dalla Lega e confermata da Forza Italia. I tecnici sono impegnati a fondere il progetto annunciato dal segretario della Lega, Matteo Salvini, e quello già presentato da Forza Italia, prima firmataria la vicepresidente del gruppo al Senato e responsabile dei rapporti con gli alleati, Licia Ronzulli. Minimo comun denominatore è escludere i reati di opinione e le iniziative che coinvolgono le scuole. Non si sfila neanche la presidente di Fdi, Giorgia Meloni, che dall'opposizione insegue la Lega: «Sulla carta mi pare un'iniziativa intelligente circoscrivere la legge al tema della discriminazione. Togliendo determinate questioni è più facile che si possa trovare una sintesi».

Ma trovare un'intesa non è facile, sia per la decisione del Movimento 5Stelle di raccogliere le firme per portare il testo direttamente nell'aula del Senato che per il peso politico dato dal segretario del Pd, Enrico Letta, alla legge già approvata nel novembre scorso alla Camera. Decisi ad andare avanti anche da Leu. Tra i dem le sensibilità sono sfumate, tanto che il gruppo dei senatori si riunirà martedì prossimo col segretario e i capigruppo sono già al lavoro sulle istanze di chi chiede di non andare a un muro contro muro. «È giunto il tempo che il Parlamento voti l'aggravante sull'omotransfobia. È chiaro che maggior consenso c'è e più efficace è la legge» dice l'ex ministro pd Valeria Fedeli. Di «fare uno sforzo per trovare un testo condiviso» parla anche il presidente di Iv, Ettore Rosato.

Sul nuovo testo di Fi e Lega, nel Pd sono in corso confronti per valutare se è un modo di migliorare o insabbiare la normativa. Alessandro Zan non esclude di aderire alla proposta 5S di saltare la commissione Giustizia: «Se ci sarà un atteggiamento da sabbie mobili, siamo pronti a portare il testo in aula».

A rassicurare Zan sulle intenzioni degli azzurri è Mariastella Gelmini, che parla della proposta Ronzulli, un solo articolo che modifica l'articolo 61 del codice penale, dedicato alle aggravanti, come un mezzo scelto da Fi per «evitare divisioni su un tema sul quale c'è una grande convergenza nel Paese e nella politica». Gelmini invita Zan a «non temere le trappole del centrodestra, ma le contrapposizioni». Aggiunge: «Tutto il centrodestra è contrario ad ogni forma di discriminazione e ha il massimo rispetto per la libertà, anche sessuale».

Il Partito gay definisce «inaccettabile» la proposta della Lega, «perché va a indebolire una legge che già tratta le vittime Lgbt (lesbiche, gay, bisex e trans) come di serie B rispetto alle vittime

di razzismo». Sabato a Milano è attesa la manifestazione in sostegno al ddl Zan. Il sindaco, Beppe Sala, annuncia che parteciperà: «Ha il senso di spingere a non perdere altro tempo. Ma mi pare ci siano tutte le premesse».

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