Ora Boldrini impone lo ius soli: "Senza avremo soltanto rabbia e risentimento"

"Mi auguro che il provvedimento sullo ius soli sia approvato entro la fine di questa legislatura perché è giusto e necessario". Nel tradizionale incontro con la stampa parlamentare a Montecitorio, il presidente della Camera Laura Boldrini critica duramente lo stop deciso dal premier Paolo Gentiloni e lancia un appello al parlamento affinché in autunno approvi il ddl che regala la cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia (guarda il video). "Rimandarla - dice - sarebbe un torto che come tutti i torti non porta bene".

Immigrazione, accoglienza e ius soli. Sono questio i temi caldi su cui preme la Boldrini nel tradizionale incontro con la stampa parlamentare a Montecitorio. "La cittadinanza - ha spiegato - è lo strumento principe dell'integrazione, per antonomasia. Impedire a chi nasce in un paese di essere cittadino italiano è impedire l'integrazione che è strumento di sicurezza - ha continuato- senza dare a queste persone di sentirsi parte di una società, alimentiamo rabbia, risentimento, sentimento di esclusione". Per il presidente della Camera quello dell'immigrazione resta, sempre e comunque, "un tema cruciale che merita una riflessione approfondita".

Secondo la Boldrini, l'Italia dovrebbe "fare di più nei Paesi d'Oltremare" versando, ovviamente, più "aiuti (economici, ndr) allo sviluppo". "Per avere una politica di sviluppo efficace bisogna avere un investimento efficace - ha spiegato oggi alla Camera - abbiamo davanti un continente ricco e giovanissimo, con risorse enormi, ma non c'è ridistribuzione di queste ricchezze.

Serve un diverso piano di sviluppo". Nel corso della cerimonia del Ventaglio ha, infime, spiegato che "non ci sarà uno sviluppo economico se non c'è uno sviluppo umano. Dobbiamo cercare di fare investimenti che creino sviluppo umano".