Ora il centrodestra punta a uno scudo per gli agenti

L'esecutivo prepara una legge sulla "legittima difesa" dei militari. Il rush sul ddl Sicurezza. Piantedosi: "Approvarlo al più presto"

Ora il centrodestra punta a uno scudo per gli agenti
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Il governo corre sul ddl sicurezza e studia uno scudo per le forze dell'ordine. Al Senato il testo, che affida a carabinieri e polizia armi più incisive per combattere aggressioni e microcriminalità, già licenziato dalla Camera dei deputati, è in esame nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia. Dopo l'ultima ondata di violenze, da Torino a Roma, passando per Bologna, contro gli agenti, l'imperativo in maggioranza è quello di chiudere in fretta il pacchetto di misure che prevede pene più dure per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e dota le forze dell'ordine delle bodycam. Già entro fine mese, al massimo all'inizio di febbraio. Una richiesta arrivata da più fronti. Il titolare dell'Interno Matteo Piantedosi in un'intervista a Francesco Giorgino - nel corso della trasmissione XXI Secolo auspica il via libera in tempi stretti: «Al di là di quali saranno le strade che verranno prescelte, l'esigenza di arrivare al più presto a una definizione di un quadro normativo sicuramente porrà anche delle importanti tutele aggiuntive a quello che è il lavoro complicato delle forze dell'ordine. Parliamo della tutela legale, parliamo dell'innalzamento delle pene per alcune fattispecie di reato laddove sono commesse in danno ai rappresentanti delle forze di polizia. Quindi il Parlamento sicuramente è abbastanza orientato a arrivare al più presto all'approvazione di questo testo normativo».

Ricordando i risultati prodotti dal ddl Rave: «Noi fummo criticati molto all'inizio legislatura per la norma tesa a contrastare l'effettuazione dei rave party illegali. Da allora non se ne sono quasi più verificati», ha spiegato Piantedosi.

Il ministro è tornato sugli scontri degli ultimi giorni: «Una volta è la tav, una volta sono i temi ambientali, una volta è l'uccisione, la tragedia come quella di Ramy, tante altre, però poi il tratto distintivo caratterizzante è quello di porre in essere, a mio modo di vedere in maniera strumentale, delle azioni di violenza e di attacco alle forze di polizia che non hanno nulla a che vedere con la nobiltà dei temi che loro dicono di voler rivendicare». Nelle ore in cui parla il ministro, la Digos di Roma identifica una trentina di attivisti coinvolti nelle devastazioni a Roma al corteo per Ramy. Mentre sempre il Viminale fa sapere che «due cittadini stranieri irregolari responsabili dall'assalto a Busto Arsizio contro le forze dell'ordine sono destinatari di un provvedimento di espulsione». C'è però un altro fronte su cui l'esecutivo mostra la volontà di andare fino in fondo: lo scudo per le forze dell'ordine che operano in condizioni di pericolo per l'incolumità pubblica. È la proposta del capogruppo Fdi alla Camera Galeazzo Bignami, poi rilanciata dalla premier Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di inizio anno. Si tratta di uno scudo, che possa mettere al riparo dalle indagini i militari che operano per legittima difesa. La richiesta è arrivata dopo l'episodio di Villa Verucchio, in provincia di Rimini, dove un maresciallo dei Carabinieri è sott'inchiesta per aver ucciso un egiziano che aveva accoltellato cinque ragazzi la notte di Capodanno.

Il tema nel centrodestra è capire quale possa essere la strada. Un emendamento al ddl Sicurezza? Un'ipotesi che però, fanno notare fonti della maggioranza, rallenterebbe l'iter. Sembra da escludere il ricorso a un decreto legge.

Sul tema la Lega ha depositato una proposta di legge che va nella stessa direzione: oggi nella Sala Salvadori della Camera il Carroccio presenta una proposta per un patrocinio gratuito per le vittime del lavoro e per i componenti delle Forze dell'Ordine indagati per atti compiuti in servizio. La proposta porta la firma del capogruppo Lega Riccardo Molinari.

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