Ora Luxuria si difende e critica chi parla di "indottrinamento"

Vladimir Luxuria si difende per la puntata di "Alla lavagna" in cui ha presentato argomenti gender e attacca Mario Adinolfi

Ora Luxuria si difende e critica chi parla di "indottrinamento"

La puntata di "Alla lavagna" con Vladimir Luxuria, quella andata in onda su Rai 3 qualche sera fa, non smette di far discutere: il caso, che è stato sollevato soprattutto a causa dei contenuti presentati attraverso la lezione che l'ex parlamentare ha tenuto ai giovani studenti che prendono parte al programma, è stato commentato da Mario Adinolfi, leader del Popolo della Famiglia.

Ma la visione delle cose dell'esponente pro life, già candidato alle primarie del Partito Democratico, ma contrario alla diffusione dell'ideologia gender, non ha trovato il placet dell'attivista pro diritti Lgbt. Luxuria ha commentato quanto dichiarato da Adinolfi - il quale aveva sollevato più di una perplessità, per usare un eufemismo - durante una trasmissione andata in onda su Radio Cusano: "Adinolfi - ha esordito in radio l'ex deputata, eletta con Rifondazione comunista ai tempi dell'ultimo governo guidato da Romano Prodi - continua a dire che la puntata è stata trasmessa in prima serata, a dimostrazione che è un ignorante, nel senso - ha continuato Luxuria - che ignora pure il fatto che sia stata trasmessa dopo le 21 e questo perché in realtà né lui né tutti quelli che parlano di indottrinamento hanno visto la puntata in cui parlo ai bambini del mio trascorso, di quando venivo schernita perché omosessuale: tutto questo spero serva a tanti bambini, a capire che bullizzare qualcuno perché diverso non serve a nulla e affiché nessuno possa provare tutto quello che ho provato io a scuola, quando venivo maltrattata continuamente e fui costretta ad abbandonare gli studi".

Le tempistiche segnalate da Adinolfi, insomma, sarebbero sbagliate. Così come sarebbe errato pensare che l'azione di Luxuria si stata tesa a indottrinare tanto gli studenti quanto gli spettatori. A sollevare una bufera, però, ha contribuito il fatto che l'attivista pro Lgbt abbia in qualche modo presentato agli allievi la possibilità di cambiare sesso - questo dicono i critici - , alimentando le polemiche sulla cosidetta "propaganda". Ma l'ex deputata sul punto si difende e attacca tanto Adinolfi quanto gli altri leader politici contrariati: "Spero - ha proseguito - che ciò che ho passato in vita mia non lo passi né il figlio di Adinolfi né quello di Salvini né quelli di tutte le persone che mi odiano e mi stanno massacrando sui social.

Cosa pensa Adinolfi? Che quei bambini ai quali ho parlato durante la puntata della Rai possano diventare gay? Ancora non ha capito che non si diventa gay o etero ma ci si nasce? Questa è ignoranza! Come mai nella prossima puntata ci sarà la Santanchè e lei sarà libera di poter dire ciò che vuole senza che nessuno parli di indottrinamento? E come mai Salvini che ha partecipato ugualmente al programma non è stato per niente contestato?". Parlare di Luxuria - ha asserito la stessa - sarebbe diventato il mestiere di Adinolfi. La querelle pare destinata a proseguire nel tempo.

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