Ora la Meloni replica a Calenda: "Lo sto per querelare"

Giorgia Meloni annuncia di essere sul punto di querelare l'ex ministro Calenda, ma il leader di Fratelli d'Italia cita pure alcune definizioni riservatele dai media progressisti, da Asia Argento e da Oliviero Toscani

Ora la Meloni replica a Calenda: "Lo sto per querelare"

Giorgia Meloni non è più disposta a incassare senza colpo ferire le "offese" che sembrano destinate a costituire oggetto di querela. L'intenzione del leader di Fratelli d'Italia è chiara: in riferimento a quanto dichiarato di recente dall'ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, l'ex vertice del dicastero della Gioventù ha annunciato di essere sul punto di procedere, appunto, per mezzo di querele. Ma la ragazza cresciuta nel quartiere romano de la Garbatella sembra essersi stancata, in generale, dell'atteggiamento e delle definizioni che molti, anche tra i media, riservano alla sua persona e alla sua attività politica.

Lo ha ben esplicitato nel corso di Accordi e Disaccordi, un programma andato in onda poco fa su Nove. La politica e giornalista italiana ha affondato sull'ex membro del governo guidato da Matteo Renzi: "Le dichiarazioni contro di me di Calenda? Lo sto per querelare". Ma cosa aveva detto l'esponente che ha proposto un listone liberale in vista delle elezioni europee del prossimo 26 maggio? Come ricorda pure l'agenzia Lapresse, Carlo Calenda si era esibito mediante questo tweet: "Ma ti sei bevuta il cervello? I matrimoni misti! Cosa sei la versione burina del KKK. Prenditi una pausa. Lunga". Sullo sfondo c'è il Congresso mondiale delle Famiglie, che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo e che si concluderà con una marcia organizzata dai pro life. Giorgia Meloni sarà tra gli speaker. Il Partito Democratico, invece, è apertamente contrario. Come accennato, però, l'ex presidente del movimento giovanile di quella che allora si chiamava Alleanza Nazionale, non si è limitata a questo. Almeno in relazione alle critiche ricevute e alle definizioni utilizzate nei suoi confronti, si è riferita a "un quotidiano, La Repubblica, che un giorno sì e l'altro no" userebbe chiamare la Meloni "la regina di Coattonià".

Ma un discorso simile, stando al punto di vista dell'ex vicepresidente della Camera dei deputati, potrebbe essere fatto in relazione ai casi di

"Asia Argento e Oliviero Toscani". Anche loro avrebbero esagerato. "Vuol dire - ha conculso il leader sovranista - che di me nel merito della politica hanno poco da dire e quindi devono dire che sono un cozza o un cesso".

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