Ora la partita è sull'informazione. Braccio di ferro Lega-M5s sul Tg1

In pole Giordano e Gomez per il telegiornale della rete ammiraglia. Per il Tg3 in corsa la Sciarelli e Matano

Ora la partita è sull'informazione. Braccio di ferro Lega-M5s sul Tg1

Roma - La nuova Rai dell'era pentaleghista prende forma. All'indomani dell'indicazione del nuovo presidente Marcello Foa e del nuovo direttore generale Fabrizio Salini, è già iniziato il tentativo di disegnare il profilo della Rai che verrà. Le voci si rincorrono, il totonomine è scattato da giorni mentre a Saxa Rubra già si accenna a una resistenza preventiva, visto che in ambiente Usigrai c'è chi propone la sfiducia per i direttori di testata che verranno.

L'attenzione di tutti è concentrata sulle nomine dei direttori delle tre reti principali e di Tg1, Tg2 e Tg3. Ma ci sono alcune direzioni scoperte come il Gr Radio e la Tgr oltre a Rai Sport dove il direttore Gabriele Romagnoli dovrebbe lasciare nei prossimi giorni per tornare a lavorare nella carta stampata, direzioni alle quali bisognerà mettere mano al più presto. Per quanto riguarda la rete ammiraglia la scelta potrebbe cadere su Marcello Ciannamea, attuale direttore dei palinsesti. Per il Tg1 in corsa ci sono Mario Giordano, il vicedirettore della testata Gennaro Sangiuliano e il direttore de ilfattoquotidiano.it, Peter Gomez. Per il Tg2 in pole è il quirinalista Luciano Ghelfi, mentre come direttore di Rai Due si fa il nome di Ludovico Di Meo, vice direttore di Rai Uno. Per Rai Tre circola il profilo di Maria Pia Ammirati, già vicedirettore di Rai Uno, e di Federica Sciarelli che però potrebbe anche guidare il Tg3, anche se non è esclusa la conferma dell'attuale direttore Luca Mazzà. Nella rosa dei giornalisti in ascesa c'è Paolo Corsini, su posizioni sovraniste da tempi non sospetti e punto di riferimento sindacale e culturale dell'opposizione interna. Così come i riflettori sono accesi anche su Alberto Matano, quasi 20 anni di militanza in Rai, giornalista del Tg1, autore e conduttore di Sono innocente, docufiction che racconta le storie di persone arrestate ingiustamente in onda su Rai Tre, in prima serata .

Secondo le prime indicazioni i Cinquestelle puntano molto sui programmi, ma il palinsesto autunnale è già definito, quindi il lavoro di rinnovamento partirà da gennaio. Potrebbe, però, iniziare prima la striscia informativa condotta e ideata da Milena Gabanelli di 4 minuti di un fatto raccontato per numeri, subito dopo il Tg1 nello spazio che fu di Enzo Biagi (ma resta possibile anche il rilancio di una testata di news on-line del servizio pubblico). Molto stimato tra gli esterni anche Alessandro Giuli, già direttore di Tempi, co-conduttore, insieme con Annalisa Bruchi, del talk show in onda su Rai Due il lunedì, in seconda serata, Night Tabloid. Dal 21 ottobre Milo Infante dopo una lunga assenza tornerà su Rai 2.

Il conduttore e giornalista - che aveva ottenuto risultato importanti con L'Italia sul 2 ed era stato poi messo in panchina con l'apertura di un contenzioso legale - avrà un piccolo spazio, la domenica mattina alle 10, con un programma nato da una sua idea: Generazione Giovani. Il suo, però, è uno dei profili da tenere d'occhio.

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