Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in un'intervista al Corriere parla del suo futuro e soprattutto dell'ipotesi di una candidatura alle elezioni del prossimo 4 marzo. "Al mio futuro -dice- non ho pensato. Nessuno me l'ha chiesto, e io non chiedo nulla'' aggiungendo poi che se glielo chiedessero ''non lo escluderei. Si può servire il proprio Paese in vari modi. Anche dall'estero, come ho fatto per 12 anni. L'importante è continuare a dare il mio contributo perché l'Italia prosegua nel percorso di riforme, crescita, risanamento''. Poi parla dello scenario post-voto che a suo dire resta incerto: "L' Italia potrebbe reggere mesi e mesi in cui i partiti negoziano fra loro, se l'attività di governo continua nella sua normalità: non solo l'ordinaria amministrazione, ma tutto quello che può servire a continuare il percorso virtuoso. Gentiloni ha detto una cosa molto importante: il governo governa. In queste condizioni i partiti avranno il tempo per accordarsi; come accade in Germania e in Olanda, per non parlare della Spagna. Potrebbe essere una sorta di nuova normalità europea''.
Infine parla di uno dei provvedimenti che hanno segnato la sua esperienza di governo: il bonus da 80 euro. "Io avrei tagliato prima le tasse alle imprese, in modo che assumessero. Ma Renzi disse: no, siamo in una fase recessiva, dobbiamo sostenere le famiglie; e impose gli 80 euro. Devo riconoscere che aveva ragione lui''.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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