Il Papa arruola Casarini. Dai traffici sui migranti a esperto del Vaticano

L'ex no global "invitato speciale" al Sinodo con la sua Ong. Ma a Ragusa rischia il processo

Il Papa arruola Casarini. Dai traffici sui migranti a esperto del Vaticano
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Tra cardinali, teologi, patriarchi, vescovi da tutto il mondo, eccellenze reverendissime varie, il Vaticano attende l'arrivo anche del nuovo esperto per la questione migranti, l'ex no global Luca Casarini. È lui uno dei pochi, selezionatissimi «invitati speciali» della XVI Assemblea generale del Sinodo presieduta da Papa Francesco, che inizia domani presso la Santa Sede. Il «sig. Casarini» è ospite del Vaticano in quanto fondatore di «Mediterranea Saving Humans», l'ong operativa nel soccorso ai barconi in arrivo da Libia e Tunisia con la «Mare Jonio», la nave di 37 metri di cui Casarini è capo missione a bordo dal 2018. In queste settimane la nave di Casarini è al porto di Trapani, sottoposta a fermo per le irregolarità riscontrate a bordo. Ma la ong è sempre operativa nel contestare il governo, il vero «mandante dei crimini in mare», scrive Mediterranea nel suo profilo social.

Che tipo di partecipazione è prevista per l'ex portavoce dei centri sociali all'assemblea dei vescovi? Che contributo potrà dare Casarini alle profonde riflessioni del Sinodo? Abbiamo provato a chiederlo all'organizzazione e anche alla Sala Stampa vaticana, ma senza risposta. I lavori prevedono cinque moduli e 35 gruppi di lavoro, e si svolgeranno nell'Aula Paolo VI dove verranno sistemati 35 grandi tavoli, uno per ogni gruppo di lavoro. Gli invitati speciali non hanno diritto di voto, ma diritto di parola sì. Casarini potrà dunque intervenire e portare la sua testimonianza per contribuire agli indirizzi futuri della Chiesa, direttamente nella Santa Sede.

La sua presenza in un consesso del genere può sembrare sorprendente, in effetti non lo è. A settembre l'associazione di Casarini ha organizzato «A Bordo!» un festival definito «uno spazio antirazzista, LGBTQIA+ friendly, inclusivo, transfemminista e antifascista», aperto da un intervento del cardinale Zuppi, presidente Cei. L'evento ha ricevuto nientemeno che la benedizione di Papa Francesco, che ha voluto inviare un messaggio «assicurando la mia vicinanza e il mio affetto» ha scritto il Santo Padre, che non ha mai nascosto la sua vicinanza alle ong che portano i migranti in Italia.

Con Casarini poi c'è una conoscenza personale diretta. Il Pontefice ha ricevuto l'equipaggio di Mediterranea e il suo capitano nel 2022, per un «incontro intenso di oltre un'ora», «il Papa ci è sempre stato vicino» spiegò l'ex no global. «Mi ha accolto come un figlio. È una guida, un padre, un fratello, un amico. Lo ascolto e cresco dentro» ha spiegato un'altra volta, raccontando il suo avvicinamento alla religione. «Ho avuto una educazione cattolica, per me il rapporto con questa Chiesa è una ricongiunzione». Dagli scontri in piazza al Vangelo, grazie ai migranti.

Il curriculum di Casarini in effetti non è proprio quello di un cristiano modello. Diverse le condanne, per scontri, diffamazione di poliziotti («nazistelli in divisa»), resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. A Ragusa, poi, è indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina aggravato per trarne profitto, cioè un bonifico di 125mila euro per «servizi resi in acque internazionali», ricevuti da una società danese per sbarcare 27 migranti dalla loro petroliera («Domani a quest'ora potremmo essere con lo champagne in mano a festeggiare perché arriva la risposta dei danesi» si legge nelle intercettazioni).

La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per Casarini e altri cinque, l'udienza è fissata per il 6 dicembre. Che una parabola del genere possa portare in Vaticano tra Papa e alti prelati, è uno di quei misteri che solo la fede può concepire.

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