Il paradiso dei cavalli salvati dal macello: "E li facciamo adottare"

L'associazione fondata da Nicole Berlusconi da 5 anni si adopera contro i maltrattamenti

Il paradiso dei cavalli salvati dal macello: "E li facciamo adottare"

Li trovano ridotti a pelle e ossa, doloranti per le ferite, abbandonati nel letame. Li prelevano con l'aiuto del veterinario e dei carabinieri forestali. Li rieducano, li custodiscono in paddock, nel verde di un elegante agriturismo. Storie di cavalli maltrattati e dell'associazione Islander, che dal 2012 è riuscita a donare una seconda vita a un centinaio di cavalli.

Se si arriva ad annunciarne il lieto fine è perché, in queste vicende, si è intravista anche l'ombra nera. C'è chi gli animali li frusta, chi li allena allo sfinimento, chi li violenta con scosse elettriche, ché se non rendono e non obbediscono possono pure morire. E chi, invece, ne innalza la natura già nobile. L'associazione, fondata cinque anni fa da Nicole Berlusconi e che porta il nome del primo cavallo che le venne regalato da ragazzina, vive del contributo di volontari e di appassionati. «Ci impegniamo a far emergere i lati oscuri di questa realtà sfaccettata, spesso non è facile. Quando riceviamo le segnalazioni ci adoperiamo per verificarle, con sopralluoghi circostanziati. E se poi scattano denunce e sequestri, ci occupiamo in prima persona del cavallo. Ne curiamo le ferite, la riabilitazione, il mantenimento. E gli cerchiamo una nuova casa».

A scorrere la galleria fotografica di progettoislander.it si scoprono mille storie, alcuni animali sono stati salvati grazie all'intervento di Striscia la Notizia; altri appartengono a proprietari diventati poveri, che non riescono più a far fronte alle spese di mantenimento e cercano qualcuno che lo faccia per loro. Sono Scricciola, Tom, Malaspina e tanti altri. Non mancano asini, muli, pony e bardotti. «Al momento adottabili sono una ventina» spiega Nicole Berlusconi, che ha ereditato dalla mamma la passione per i cavalli. E per chi desidera offrire anche un piccolo contributo c'è la possibilità di fare un'adozione a distanza. L'associazione è ospitata nella tenuta Il Cigno di Villanterio in provincia di Pavia dove, una volta, si allenavano i cavalli da corsa. E che oggi è un agriturismo dotato di una villa padronale recentemente ristrutturata e di un'ampia scuderia su due piani. Circondata da siepi, una pista di sabbia che comprende un rettilineo da un chilometro sul quale si sono allenati in passato grandi campioni e un anello di 840 metri dotato di tribune. Insomma, i cavalli recuperati grazie a Islander, trovano qui una sistemazione più che confortevole. Ieri sera Il Cigno ha ospitato la presentazione dell'associazione e un magico spettacolo animato da Santi Serra Camps, conosciuto come «l'uomo che sussurrava ai cavalli». Santi Serra è un artista equestre nato a Barcellona 27 anni fa che addestra gli animali giocando e rispettando le loro inclinazioni.

«I cavalli sono felici quando si sentono liberi e noi che gli stiamo affianco abbiamo il dovere di rispettare la loro natura». L'artista spiega anche che vi sono persone che hanno un senso più, il «senso del cavallo» (che è presente più spesso nelle donne) che permette di raggiungere la calma a cavallo e di farsi capire.

Il «sussurrare» all'animale fa riferimento a un'antica abilità degli sciamani, il potere di instaurare una relazione empatica di guarigione. Chi è capace di sussurrare ai cavalli riesce a calmare un animale traumatizzato.

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