Sarà più difficile fare i parcheggiatori abusivi. Ora si rischia il carcere. Lo prevede infatti il dl Salvini, varato dal Consiglio del Ministri e già passato all'esame del Senato. Ora manca solo il via libera della Camera, poi le norme sulla sicurezza e l'immigrazione saranno definitivamente legge.
Tra le tante questioni affrontate nel decreto ce n'è una che era passata quasi inosservata. Chi passa le giornate a fare il parcheggiatore abusivo e a chiedere monetine in cambio di una indicazione su dove posteggiare l'auto, ora rischia di finire dietro le sbarre. Questa particolare (e illegale) attività non sarà più soltanto un illecito amministrativo (sanzionabile al massimo con un Daspo urbano), ma diventerà un fatto che cade nel penale. Quindi si rischia fino a un anno di detenzione nel caso si verifichino le condizioni previste dalla nuova normativa.
Il dl Salvini, infatti, come riporta Altalex prevede il reato di "esercizio molesto dell'accattonaggio": chi con insistenza chiede soldi in carità rischia da uno a tre anni di carcere. Il massimo della pena può arrivare se vengono utilizzati minori per raccimolare monetine. Con questa stretta, arriva però anche la battaglia ai parcheggiatori abusivi: in questo caso restano le sanzioni pecuniarie da euro 771 ad euro 3.101 (che però non vengono mai pagate, visto che gli interessati si dichiarano nullatenenti), ma con l'aggiunta del carcere in alcuni casi particolari: carcere che sarà da sei mesi a un anno, più una multa da 2.000 a 7.000 euro e la confisca delle somme percepite La pena scatta in due casi: che venga utilizzato un minore e quando l'abusivo sia stato già in passato preso o multato a chiedere soldi agli automobilisti.
Nel testo si legge infatti che "salvo che il fatto costituisca reato, coloro che esercitano senza autorizzazione, anche avvalendosi di altre persone, ovvero determinano altri ad esercitare senza autorizzazione l'attività di parcheggiatore o guardiamacchine sono puniti con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 771 ad euro 3.101.
Se nell'attività sono impiegati minori, o se il soggetto è già stato sanzionato per la medesima violazione con provvedimento definitivo, si applica la pena dell'arresto da sei mesi a un anno e dell'ammenda da 2.000 a 7.000 euro. È sempre disposta la confisca delle somme percepite, secondo le modalità indicate al titolo VI, capo I, sezione II".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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