La partita dei "parlamentini Ue". Ambiente al Pd, Tridico alle Tasse

La poltrona spetta al dem Decaro, a Moretti nulla. 7 al Ppe, 5 a S&D, 3 ai liberali, 3 a Ecr e 2 ai Verdi

La partita dei "parlamentini Ue".  Ambiente al Pd, Tridico alle Tasse
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Mentre Ursula Von der Leyen si trova in villeggiatura (dopo la rielezione a presidente della Commissione Ue ha annunciato di voler staccare dal lavoro per qualche giorno) non si ferma l'attività europea per definire il quadro delle istituzioni comunitarie nella nuova legislatura.

Dopo l'annuncio delle commissioni a cui aderiscono gli europarlamentari avvenuto la scorsa settimana, domani si voteranno i presidenti delle 20 commissioni e 4 sottocommissioni parlamentari. Si tratta di nomine importanti perché nelle commissioni potrebbero crearsi maggioranze alternative a quella Ursula come già avvenuto nella scorsa legislatura in alcuni voti sul Green Deal. Le presidenze delle commissioni parlamentari verranno assegnate seguendo il metodo d'Hondt che prevede siano divise in proporzione tra i vari gruppi europei. 7 presidenze andranno al Ppe, 5 a S&d, 3 a liberali, 3 all'Ecr, 2 ai Verdi e 2 alla Sinistra e 2 sarebbero spettate ai patrioti ma, a causa del cordone sanitario, verranno ridistribuite.

Intanto non si ferma la polemica tra Verdi e popolari con una parte cospicua del Ppe che non vuole votare gli esponenti Verdi nelle commissioni in cui sono candidati alla presidenza poiché, pur avendo annunciato il supporto a Von der Leyen proprio in cambio di incarichi al parlamento europeo, numeri alla mano non c'è stato un sostegno unitario del gruppo.

Dal voto per i presidenti delle commissioni all'euro camera dovrebbe emergere uno scenario non roseo per l'Italia con un solo probabile presidente su 76 europarlamentari eletti. Si tratta di Antonio Decaro del Pd superstite della fallimentare strategia europea di Elly Schlein che aveva annunciato di voler seguire in prima persona le trattative. In teoria il Partito democratico, delegazione nazionale più numerosa tra i socialisti, avrebbe dovuto ottenere due presidenze ma prima ne ha vista sfumare una e poi ha perso la presidenza della l'importante commissione per lo Sviluppo regionale (Regi) attribuita ai socialisti rumeni. Così Decaro si è dovuto accontentare della Commissione Ambiente e Alessandra Moretti è rimasta a bocca asciutta dopo che il Pd ha anche visto svanire dopo dieci anni la presidenza della commissione Affari economici guidata prima da Roberto Gualtieri e poi da Irene Tinagli.

Per la sottocommissione Fisc (Tassazione) potrebbe invece spuntarla il capo delegazione del Movimento 5 stelle Pasquale Tridico, ex direttore dell'Inps.

Non esprimeranno presidenti di commissione i partiti del centrodestra italiano con Forza Italia, unico partito nella maggioranza europea, che non dovrebbe avere caselle. Se sulla Lega vige il cordone sanitario, FdI ha deciso nell'ambito di accordi interni all'Ecr di cedere le presidenze a cechi, polacchi e belgi. L'Ecr dovrebbe avere la guida dell'Agri (Agricoltura e sviluppo rurale, 49 componenti); Budg (Bilanci) e Peti (Petizioni). I nomi che circolano sono l'ex ministro delle Finanze belga Johan Van Overtveldt riconfermato alla guida della Budg e la ceca Veronika Vrecionova all'Agri. Al Ppe dovrebbero andare la presidenza di Itre (Industria, Ricerca ed energia con il polacco Borys Budka), Afet (Affari Esteri dove sarà confermato il tedesco David McCallister) così come la Afco (Affari costituzionali che dovrebbe andare a un tedesco), Pech (Pesca) e la sottocommissione Sant (Sanità pubblica).

Intanto domani ci saranno due importanti appuntamenti europei che interessano l'Italia; a Roma arriverà il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa

che incontrerà Giorgia Meloni per discutere, tra le altre cose, della partita per il Commissario italiano mentre il Ministro degli Esteri Antonio Tajani è a Bruxelles per partecipare al Consiglio Affari Esteri dell'Unione europea.

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