Pd partito virtuale. Le primarie on line dilaniano i dem: "Non siamo M5s"

Dai gazebo al web, infiamma la proposta Schlein. Insulti alla Morani per una foto

Pd partito virtuale. Le primarie on line dilaniano i dem: "Non siamo M5s"

Il Pd saluta i gazebo e si rifugia nel blog. La rincorsa ai Cinque stelle segna un altro passo in avanti. Ne è passata di acqua sotto i ponti, dai tempi in cui Letta, Franceschini, Orlando ironizzavano sul voto online dei grillini sulla piattaforma Rousseau.

Oggi il Pd, a secco di voti e iscritti, le sta provando tutte per rianimare i militanti in fuga verso Giuseppe Conte. L'ultima trovata, che raccoglie adesioni tra i big, è la trasformazione in partito virtuale. Un partito che non perdona all'ex parlamentare Alessia Morani una foto in trucco vistoso e abito da cena elegante. La Morani è stata sommersa di insulti e critiche da parte delle donne del Pd. I dem salutano le piazze, serrano le serrande delle sezioni e si preparano a trasferirsi nella piattaforma.

L'ala che appoggia Stefano Bonaccini nella corsa alla segreteria del Pd resiste. Non vuole la svolta liquida in partito virtuale, che invece invocano Schlein, Franceschini e gli altri.

Web sì, web no: il dilemma al Nazareno è riassunto tutto qui.

Elly Schlein sdogana il voto online: «A noi più che il quando interessa il come agevolare la più ampia partecipazione possibile», dice alla Stampa lanciando l'idea di primarie dem anche online.

«Le primarie sono una caratteristica identitaria del Pd - che è nato all'insegna della partecipazione, dell'apertura verso l'esterno. In questo momento il rischio maggiore è la disaffezione e io credo che per combatterla sia necessario ampliare gli strumenti di partecipazione», ribadisce la candidata alla segreteria. Una mossa che spiazza il fronte pro Bonaccini. In difesa dei gazebo si schierano due donne: Pina Picierno e Simona Bonafè (entrambe al fianco del governatore dell'Emilia Romagna).

«La proposta di voto online lanciata da Elly Schlein è per questo sbagliata e oltretutto irrealistica e inapplicabile a poche settimane dal voto: significherebbe non garantire un voto sicuro alle iscritte e agli iscritti, trasformando così uno dei processi più importanti della nostra comunità in una insensata imitazione della piattaforma Rousseau. Un partito che non ha radicamento sul territorio, che non ha circoli dove i militanti si ritrovano e discutono e non fa le feste dell'Unità ma che vota on line c'è già ma non è il nostro. Noi vogliamo partecipazione e coinvolgimento dei nostri iscritti e dei nostri elettori: ma che sia reale, non virtuale», avverte Picierno. Altra carne sul fuoco arriva da Bonafè: «Il Pd è da sempre il partito della democrazia partecipata, è il popolo dei gazebo. Per rilanciare realmente i nostri valori ed il nostro progetto di società bisogna tornare a parlare alla gente ed a coinvolgerla direttamente; non possiamo quindi ricorrere a scorciatoie facili come il voto online»rincara la parlamentare toscana.

L'ex sottosegretario all'Economia Antonio Misiani si schiera per la votazione online. A tentare una mediazione è il responsabile organizzazione del partito, Stefano Vaccari: «Ci siamo posti l'esigenza di allargare la discussione e la partecipazione nella costruzione del nuovo Pd. Non voglio entrare sull'opportunità della scelta politica se farle o meno anche online, ma semplicemente invitare tutti ad astenersi dall'insinuare dubbi sulla capacità di poterle organizzare in tutta sicurezza e trasparenza. Le primarie fisiche ai gazebo o nei circoli rappresentano un pilastro ma lo statuto consegna nelle mani della Direzione la possibilità di affiancare altre modalità telematiche di coinvolgimento degli elettori». Sarà dunque la direzione a dirimere il quesito.

Intanto l'altro fronte aperto è quello relativo alla data: tra i candidati, Bonaccini, Schlein, De Micheli, pare via un'intesa per lo slittamento al 26 febbraio. Il segretario Letta non è d'accordo e vorrebbe confermare la data del 19.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica