La condanna per diffamazione nei confronti di Maria Elisabetta Casellati per Marco Travaglio ha scatenato numerose reazioni politiche, tra le quali anche quella veemente di Matteo Renzi. Con un post sui social, l'ex presidente del Consiglio ha fatto notare come il direttore, nonostante la condanna, sia costantemente ospite nei programmi televisivi, dove non manca di accendere polemiche. "Ancora una condanna per diffamazione a Marco Travaglio. Ancora qualche decina di migliaia di euro da pagare, questa volta alla Presidente del Senato Casellati", ha scritto Matteo Renzi.
Il numero uno di Italia viva ha poi aggiunto: "Ma vi sembra giusto che chi diffama liberamente sia ospite fisso nei talk tv? Perché un diffamatore ci deve fare tutte le sere la morale dal basso delle sue condanne?". Ad annunciare di aver vinto è stata la stessa presidente del Senato, che con una nota ha fatto sapere: "Ho vinto la causa di diffamazione contro i giornalisti del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, Ilaria Proietti e Carlo Tecce". Il presidente, quindi, fa sapere: "Il Tribunale, definitivamente pronunciando, ogni diversa istanza ed eccezione disattesa o assorbita, così dispone: accerta la responsabilità dei convenuti per il carattere diffamatorio, nei limiti e per le ragioni esposte in parte motiva, degli articoli del 17.11.2019 a firma Carlo Tecce, del 20.6.2020 a firma Ilaria Proietti, del 10.12.2019 a firma Marco Travaglio, nonché degli articoli dell'11.12.2019 e del 12.12.2019".
Come riporta Domenico Di Sanzo nel suo articolo su il Giornale, gli articoli giudicati diffamanti nei confronti di Maria Elisabetta Casellati, già dai titolo mostravano un tono eloquente nei confronti del presidente del Senato. Si va dal "Le marchette di Mamma Casellati alla figlia Ludovica" al "Bestemmie & cazziatoni. È Casellati show al Senato". Come riferisce la stessa Elisabetta Casellati, il tribunale ha ordinato "la pubblicazione delle sentenza per estratto a cura e spese dei convenuti su 'Corriere della Serà, 'Il Mattinò, 'il Gazzettinò e 'il Fatto Quotidianò.
Condanna altresì i convenuti in solido a rimborsare alla parte attrice le spese di lite, che si liquidano in 940,90 per spese, 7.254,00 per onorari, oltre Iva, se dovuta, CPA e 15,00 % per rimborso spese generali".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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