"Perché si spartiscono i collegi?". Quel sospetto su Zingaretti&Co.

Nel Pd avrebbero già iniziato a studiare la mappa dei possibili seggi elettorali: "Il voto è più vicino". Ora litigano anche per la caccia ai voltagabbana

"Perché si spartiscono i collegi?". Quel sospetto su Zingaretti&Co.

Nel governo iniziano a temere sempre di più il voto anticipato. Al di là dell'ottimismo di facciata che viene ribadito ogni secondo a favore di telecamere e di social, all'interno dell'esecutivo sanno benissimo che l'operazione responsabili con il passare dei giorni si connota di circostanze complicate che rischiano di far saltare tutto. Si continua comunque a cercare quanti più voltagabbana possibili, nella speranza di non mollare la poltrona e di restarci incollati fino al 2023. Nella giornata di ieri è caduto un macigno sul mercato dei senatori: l'indagine su Lorenzo Cesa dell'Udc ha rallentato il tutto e ha portato il Movimento 5 Stelle a dire stop alle trattative "con soggetti condannati o indagati per mafia o reati gravi". A tutto questo si aggiunge un sospetto sul gruppo di Nicola Zingaretti. Già ieri avevano sottolineato quanto il ritorno alle urne sia uno scenario tutt'altro che lontano: "Stiamo andando verso il voto a mille all'ora".

La domanda che ci si pone è chiara: siamo sicuri che il Partito democratico punti ancora sul premier Giuseppe Conte? Dagli ambienti dem lo confermano, così come ha sostenuto il vicesegretario Andrea Orlando: "Le elezioni sono sempre più vicine perché è stata buttata all'aria la strada che ritenevano percorribile e non ne è stata creata un'altra. Se si toglie Conte questa maggioranza implode". La notizia che sta circolando potrebbe avere un riflesso molto significativo: molti senatori e deputati del Pd avrebbero già iniziato i lavori preparatori per studiare la mappa dei possibili seggi elettorali a disposizione.

Un sospetto sul Pd

Dunque ci si starebbe cominciando a preparare al voto. Ecco perché la fiducia nella tenuta di questa maggioranza è tendente allo zero. Il fatto che qualcuno si stia muovendo per capire quali saranno i seggi migliori e quelli peggiori, scrive Marco Antonellis su Italia Oggi, ha provocato più di qualche sospetto a Palazzo Chigi: "E allora perché al Nazareno stanno già pensando alla spartizione dei collegi da assegnare in caso di elezioni anticipate?".

Senza dimenticare che il terreno traballa e non poco a causa delle accuse reciproche che in questi giorni frenetici di certo non contribuiscono a rasserenare un clima turbolento. Grillini e dem si accusano di non essersi impegnati a sufficienza per cercare abbastanza voltagabbana per stabilizzare la situazione al Senato.

Nel frattempo si indicherebbe Nicola Zingaretti come principale protagonista della riuscita dell'entrata di Renata Polverini nelle file giallorosse: il segretario del Partito democratico e l'ex governatrice della Regione Lazio si unirono anche contro l'allora sindaco di Roma Gianni Alemanno. Adesso, il ragionamento che fanno, sarebbe ora che i 5 Stelle si muovessero per imbarcare altri costruttori.

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