Pericoli, vantaggi, sintomi: il vademecum dei vaccini

Ecco le otto domande chiave (con relative risposte) per affrontare l'emergenza. Evitando rischi e psicosi

Pericoli, vantaggi, sintomi: il vademecum dei vaccini

È RISCHIOSA LA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE?

Tra tutti i vaccini in circolazione, è quello che ha il miglior rapporto rischi benefici, fanno sapere dall'Istituto superiore di sanità. In Italia si vaccina contro l'influenza una percentuale decisamente minore di quella che si registra nel resto dell'Europa con non poche conseguenze come la maggior diffusione del virus che può avere, nei soggetti a rischio, anche conseguenze letali. Certo aumentano le giornate di lavoro perso e le complicanze.

CHI NON SI DEVE VACCINARE?

Secondo il sito della Società Italiana di Igiene non ci si deve vaccinare se si è allergici a qualche componente del vaccino, se si hanno meno di 6 mesi o se ci sono in corso malattie con febbre alta.

CON IL RAFFREDDORE COME COMPORTARSI?

Ci si può vaccinare se si hanno malanni acuti di lieve entità, ma anche in allattamento o in caso di malattie che compromettono il sistema immunitario.

COME IN TUTTI I VACCINI C'È UN MARGINE DI INCERTEZZA?

Nel nostro paese c'è uno dei sistemi di controllo più severi su produzione, efficacia, sicurezza e segnalazione di casi avversi. Controlli che partono fin dall'inizio della catena produttiva, cioè da i pulcini: selezionati in allevamenti specializzati, devono diventare adulti, cioè galline, in grado di produrre uova nel rispetto di severe norme di igiene. Sono migliaia le uova che vengono utilizzate ogni giorno per produrre il vaccino antinfluenzale. Perché i virus dell'influenza, crescono bene nel bianco dell'uovo. Come le uova sono pronte, arrivano nello stabilimento dove una macchina ad alta precisione inocula in ognuna la semenza di un ceppo del virus, semenza che arriva in Italia da Londra. Un processo interamente codificato, uguale in tutta l'Ue.

QUALI SONO GLI EFFETTI COLLATERIALI?

I più importanti sono legati alle reazioni allergiche. Secondo dati americani le reazioni avverse gravi hanno una frequenza estremamente bassa: 2,6 ogni 10 mila dosi. Effetti collaterali meno importanti sono febbre, dolori articolari, muscolari e mal di testa: si manifestano tra 6 e 24 ore dopo la vaccinazione e hanno una breve durata, massimo 2 giorni.

I LOTTI «INCRIMINATI» SONO IN VENDITA IN FARMACIA?

I lotti 142701 e 143301 del vaccino sono stati distribuiti solo negli ambulatori di Asl, in quelli dei medici di famiglia e negli ospedali. Non è possibile averlo nel proprio frigorifero (va conservato al freddo).

QUALI SONO I RISCHI DELL'INFLUENZA?

Le complicanze, spiega il sito del ministero della Salute, sono più frequenti in soggetti predisposti, ma tutti sono a rischio. Si va dalle polmoniti batteriche, alla disidratazione, al peggioramento di malattie preesistenti o croniche (quali diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie croniche), alle sinusiti e otiti nei bambini.

QUALI LE CATEGORIE A RISCHIO?

Le conseguenze gravi sono più frequenti nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età e con condizioni di rischio, come malattie preesistenti, ma anche le donne in gravidanza hanno una probabilità maggiore di avere problemi.

QUANDO DEVO VACCINARMI, E PER QUANTO PROTEGGE IL VACCINO?

Il vaccino dovrebbe essere preso tra metà ottobre e fine dicembre. Siamo protetti dall'influenza dopo due settimane dalla somministrazione, e la protezione dura minimo un anno.

QUALI SONO I SINTOMI DI MALORE PROVOCATO DA UN VACCINO

L'unica reazione al vaccino che può diventare letale è lo choc anafilattico i cui sintomi sono il brusco abbassamento della pressione, la tachicardia, la diffusa sudorazione con cute fredda, vertigini e il concomitante gonfiore delle vie aeree

che porta al soffocamento. Nel giro di qualche attimo, in mancanza di un intervento medico immediato, la colorazione della pelle diventa bluastra, il soggetto collassa e perde coscienza. La morte sopraggiunge per asfissia.

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