"Permesso di soggiorno a punti per frenare i reati"

L'idea del sindacato di polizia: decurtazioni ad ogni illecito commesso. Fino all'espulsione

"Permesso di soggiorno a punti per frenare i reati"

Il permesso di soggiorno come la patente: a punti. Una possibile soluzione all'emergenza immigrazione arriva dai sindacati di polizia. Non un documento che si ottiene accumulando un tot numero di punti, in base al possesso di alcuni requisiti, ma una vera e propria carta che funziona come la patente di guida. Un permesso per esempio di venti punti, dove a ogni illecito commesso avviene la decurtazione. Si viene beccati a vendere merce contraffatta in spiaggia? Via cinque punti. Si viene sorpresi a vendere senza licenza? Via altri cinque. Quando si tocca lo zero o si scende al di sotto, si viene rispediti a casa.

Una soluzione che i sindacati Ugl Polizia di Stato chiedono con forza perché gli illeciti commessi dagli immigrati sono tanti, la microcriminalità aumenta, ma i motivi di espulsione sono pochi, come ordine pubblico, sicurezza dello Stato o prevenzione del terrorismo. Il prefetto può espellere qualcuno anche per ingresso clandestino, soggiorno irregolare o pericolosità sociale ma a volte, a compiere gli illeciti minori, sono persone con regolare permesso di soggiorno. Una soluzione che il sindacato di polizia ha pensato soprattutto per questi tempi, per la lotta ai venditori abusivi nelle spiagge, come quelle del litorale veneziano, dove i turisti vengono assaliti da chi insistentemente vuole vendere di tutto.

Il permesso a punti, dicono i sindacati, potrebbe funzionare come deterrente per questo commercio abusivo e non solo. «Vendere due asciugamani in spiaggia senza licenza spiega al Giornale, Mauro Armelao, segretario generale regionale della Ugl veneta non è motivo di espulsione ovviamente, ma il problema c'è e non è più fronteggiabile. I turisti non ne possono più perché continuamente tormentati dagli extracomunitari e le forze dell'ordine e la polizia locale sono impegnate a reprimere anche questa situazione. Il punto è che un tempo i venditori abusivi erano per l'80% clandestini, ora no, gli abusivi sono regolari. Quello che si può fare è dar loro una sanzione pecuniaria che tanto non pagheranno mai. Se sapessero che dal loro permesso venissero tolti dei punti pena l'espulsione, starebbero attenti perché hanno paura».

A Chioggia, oltre all'ordinanza che punisce i clienti degli abusivi, il vicesindaco Marco Veronese ha chiesto in spiaggia l'esercito. «Non serve l'esercito tuona Armelao l'esercito è addestrato per fare altro. Servono controlli interforze e occorre che lo Stato introduca il permesso a punti».

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