Pezzopane: "Vi racconto la mia storia col giovane Simone"

La senatrice Pd Pezzopane: “Nel 2017 ci sposiamo, ho già visto un castello all’Aquila davvero niente male…"

Pezzopane: "Vi racconto la mia storia col giovane Simone"

Un metro e cinquanta. Nell’epoca della “bellezza al potere” (quella fisica), per cui la donna in politica (ma anche l’uomo) dev’essere anzitutto prestante fisicamente, provateci voi ad arrivare al Senato della Repubblica partendo da un metro e cinquanta. “Molte donne mi scrivono e mi chiedono quale sia il mio segreto” dice divertita Stefania Pezzopane, senatrice del Pd e già presidente della provincia dell’Aquila.

E qual è il suo segreto?

“Non è un segreto. Basta volersi bene, amarsi, piacersi”. Facile a dirsi, in un ambiente come quello della politica. E poi sfidare anche le molte convenzioni della società italiana fidanzandosi con un modello-spogliarellista di 24 anni più giovane, ex Mister Italia. Da qualche settimana la senatrice e il fidanzato, Simone Coccia Colaiuta, hanno festeggiato i due anni d’amore. “Nel 2017- esordisce la parlamentare- ci sposiamo, ho già visto un castello all’Aquila davvero niente male… Ci siamo incontrati alla Dolce vita (un nome, un destino, ndr) un bar molto noto dell’Aquila. Ci siamo salutati, non lo conoscevo, mi ha chiesto di alcuni progetti che da parlamentare stavo portando avanti per l’Aquila, ma quasi non lo sentivo più… è stato un colpo di fulmine!”.

Agli inizi non dev’essere stato facile…

“Io ho passato una vita a combattere i pregiudizi, anzitutto verso me stessa. Non avevo certo paura del giudizio degli altri. E poi ho lasciato che questo rapporto crescesse liberamente. E anche Simone ha fatto lo stesso”.

Da un lato la militanza politica totale, dall’altro le discoteche, i locali, gli spogliarelli; come si conciliano due universi così distanti? Il sorriso non sparisce mai dal tono della senatrice Pezzopane

“Ci siamo incuriositi a vicenda, lui mi parla del suo lavoro ed io lo sto spingendo a seguire la politica”.

A sinistra, ovviamente!

“Simone è una mente libera, Renzi gli piace molto, ma in passato è stato berlusconiano”.

Un solo altro uomo importante nel passato della Pezzopane, l’ex marito.

“Ci siamo conosciuti tra i banchi del liceo classico Domenico Cotugno dell’Aquila. Dieci anni di fidanzamento e venti di matrimonio”.

Una storia stabile, perché è finita?

“Per esaurimento del rapporto, capita. Quando ho incontrato Simone era già praticamente finita tra me e il mio ex marito”.

Aprile ha però segnato un altro anniversario per tutti gli abruzzesi, per gli aquilani in primis. Ore 3e32 del 6 aprile, il terremoto che devasta il territorio del capoluogo abruzzese, “l’orco” come lo chiama la senatrice, 309 morti, interi abitati rasi al suolo. Pubblico e privato intrecciati.

“Ero in casa mia, le pareti che ondeggiavano, gli oggetti che volavano, scoprire che sotto le macerie sono rimaste persone care. Certo che cambia molto la vita, anche se nella storia noi aquilani abbiamo rodato una capacità notevole di reazione”.

Da sposati lei e Simone vivrete all’Aquila?

“Certo, quando non sarò a Roma, assolutamente. L’Aquila è la mia città, la mia storia, la mia vita”.

Terza di quattro figli, il papà imprenditore edile a Onna (il terremoto è sempre presente), la mamma funzionaria del ministero della pubblica istruzione. A 15 anni nel partito comunista, poi nel Pds, nei Ds fino al Pd. Stefania Pezzopane diventa famosa per la foto con il presidente Usa Barack Obama. 9 luglio 2009, meeting del G8, spostato dal governo dalla Maddalena all’Aquila, davanti alle macerie della prefettura l’uomo più potente del mondo si abbassa per farsi una foto affettuosa con l’allora presidente della provincia. Quella foto diede alla Pezzopane una popolarità incredibile, ma consentì anche al mondo do rendersi conto della devastazione dell’Aquila. Un ultimo consiglio alle donne che non si piacciono?

“Amatevi, in questo modo sarete più capaci di amare e di farvi amare”.

Così parlò la piccola, grande Stefania da Onna. Che è stata capace di scandalizzare il Paese in cui le unioni civili sono legge dello Stato.

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