Il piano di Berlusconi per l'Italia: "La cambiamo dal profondo"

Berlusconi presenta il programma: flat tax, sicurezza e lotta alla povertà. E attacca il M5S: "Distruggerebbe il Paese"

Il piano di Berlusconi per l'Italia: "La cambiamo dal profondo"

"Vogliamo cambiare dal profondo l'Italia con una vera e propria riorganizzazione dello Stato, che ponga fine all'oppressione fiscale, a quella burocratica e a quella giudiziaria". È il piano di Silvio Berlusconi e del centrodestra unito che si prepara alla sfida del voto indetto il prossimo 4 marzo.

"Vogliamo combattere la povertà, la disoccupazione e l'immigrazione incontrollata", ha detto il Cavaliere al Tg5. "Abbiamo approfondito molti altri punti del programma che vanno dalla flat tax all'adeguamento a mille euro delle persone minime", ha spiegato, parlando del vertice di Arcore che ha sancito un primo accordo tra Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e i centristi del quarto polo.

Vertice in cui si è parlato di Fisco - "Il taglio delle tasse non è un costo, anzi per i conti pubblici è un guadagno perché con aliquote più basse lo Stato incassa di più non di meno", ricorda Berlusconi - ma anche di sicurezza, che è "conseguenza dell'immigrazione incontrollata".

E poi la grande sfida: battere il Movimento Cinque Stelle: "Adesso l'italia corre un grande grande pericolo", avverte il leader di Forza Italia, "Quello di cadere nelle mani dei Cinque Stelle che sono assoluti incapaci, che non hanno mai lavorato, mai pagato le tassee hanno invidia profonda per chi ha saputo conquistarsi il benessere. Se vincessero distruggerebbero il Paese così come stanno distruggendo Roma, come tutti possono vedere con l'emergenza rifiuti".

L'ex premier è anche tornato sulla polemica scatenata dal suo nome posto sul simbolo con cui Forza Italia si presenterà alle elezioni: "È una scelta voluta da dirigenti e militanti con messaggio politico importante", ha spiegato Berlusconi, "Non ho nessuna ambizione politica, ho rappresentato il mio Paese per 10 anni e sono stato l'unico leader ad ospitare tre G7. Non ho altro da chiedere per le gratificaziono. Ma ho il dovere di fare una cosa per gli altri. Non mi tiro indietro: se lo facessi non sarei più degno figlio dei miei genitori, non sarei più quell'uomo che hanno cresciuto ed educato".

Per quanto riguarda le elezioni Regionali in Lombardia, il Cavaliere non sembra preoccupato per la scelta di Roberto Maroni di non ricandidarsi: "S

608px;">ono convinto che i cittadini lombardi continueranno a sostenere il governo del centrodestra he è stato buon governo per vent'anni nella più importante regione italiana", spiega, "Abbiamo validi candidati in tutte le Regioni e con i nostri alleati sceglieremo i migliori".

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