Da nord a sud l'Italia intera è in rivolta per protestare contro le nuove misure del Dpcm imposto dal governo.
La preoccupazione più grande, ieri, per le manifestazioni di Torino, la prima in piazza Castello, la seconda in piazza Vittorio Veneto, in una città in cui da sempre gli anarchici vanno a scontro con la polizia. Tensioni importanti, difficili da sedare. Nella città piemontese i manifestanti hanno invitato le forze dell'ordine a unirsi alla protesta e già a tarda sera si registravano scontri con la polizia: finiti con 7 arresti. Preoccupazione anche a Milano, con cortei che nella notte hanno rischiato di sfociare in vere e proprie guerriglie urbane. I manifestanti hanno sfilato in corso Buenos Aires per dirigersi verso le sede della Regione. Hanno lanciato anche una molotov, mancando per poco un'auto della polizia municipale. É finita con 4 arresti Il Paese sta vivendo le sue ore peggiori e la settimana si prospetta di fuoco, soprattutto perché le forze dell'ordine sono costrette a tenere alta l'attenzione sui tanti flash mob spontanei che si stanno organizzando sulla rete. Troppi e difficili da controllare. La tensione è alle stelle e il nervosismo la fa da padrone. Dopo i fatti di Napoli, dove al corteo della brava gente che voleva protestare si sono uniti criminali e violenti, dopo i tafferugli di piazza del Popolo, a Roma, dove l'aggressione dei militanti di Forza Nuova è finita con 13 fermi e 7 arresti, ora si teme il peggio. Nella notte a Torino gli agenti hanno avuto un bel da fare, ma già si guarda agli eventi, quasi tutti non autorizzati, che si svolgeranno in settimana. Anche perché l'altro ieri sera la Campania si è resa nuovamente protagonista con un gruppetto di manifestanti che a Salerno ha cercato di raggiungere l'abitazione del governatore Vincenzo De Luca. Ne sono nati scontri con la polizia. Momenti di tensione anche a Catania, sotto la sede della Prefettura, dove sono state lanciate bombe carta. Ma anche a Siracusa circa 300 persone hanno sfilato fin sotto il Comune. Gente perbene, comunque, per lo più ristoratori, commercianti, operai, che a causa delle restrizioni rischiano di chiudere per sempre le loro attività. A Milano strade bloccate nel pomeriggio di ieri per un corteo di manifestanti tra il Pirellone, sede della Regione Lombardia e la stazione centrale. In serata a Napoli di nuovo tutti in strada, con negozi e ristoranti aperti oltre le 23 e un grande dispiegamento delle forze dell'ordine.
E se da Bari a Rimini, da Catanzaro a Taranto si registrano eventi di protesta, nelle prossime ore il numero degli appuntamenti si moltiplica. Oggi flash mob a Roma, in piazza Cavour, alle 17, con arrivo a Palazzo Chigi. Domani tensione alta per l'evento organizzato dai commercianti sempre di fronte al Parlamento, e poi il 29 ottobre alle 18 ad Albano Laziale manifestazione di tutte le categorie danneggiate dal Dpcm, mentre dalla Toscana è già partita la marcia su Roma dei ristoratori che protestano contro un governo che ha ridotto l'Italia a Stato di polizia, in cui le forze dell'ordine vengono utilizzate per reprimere i comportamenti scorretti dei cittadini anziché per i loro normali compiti. Sempre a Roma è in programma l'evento non ce la beviamo. Molti locali, a turno, verseranno birra per strada in segno di protesta. Ma stasera alle 19 piazza del Popolo tornerà di nuovo protagonista con un altro corteo che preoccupa per possibili infiltrazioni.
Il tutto mentre, nella rabbia generale, a Lampedusa continuano a sbarcare migranti ai quali è consentita la libertà di entrare clandestinamente in un periodo in cui l'emergenza sanitaria non dovrebbe consentirlo. Eventi di protesta nelle prossime ore sono previsti anche a Bergamo, Genova e in moltissime altre città d'Italia.
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