Picco di contagi tra 14 e 18 anni con le lezioni in presenza

Impossibile riaprire le scuole finché non si riesce a potenziare i trasporti. È un report dell'Associazione italiana di epidemiologia

Picco di contagi tra 14 e 18 anni con le lezioni in presenza

Impossibile riaprire le scuole finché non si riesce a potenziare i trasporti. È un report dell'Associazione italiana di epidemiologia sui contagi tra giovanissimi ad avere convinto anche il governatore Attilio Fontana, a rimandare le lezioni in presenza. Anche se, bisogna ribadirlo, non è dentro la scuola che avvengono i contagi. La relazione, riportata dall'agenzia Dire, esaminata dalla regione e dai tecnici mostra l'andamento dei contagi per fasce d'età dal 21 settembre al 20 dicembre 2020. In Lombardia nella fascia tra i 14 e 18 anni il numero di positivi sembra aumentare esponenzialmente durante il mese di ottobre, quando le superiori avevano ripreso regolarmente le lezioni in presenza. Tra il 12 e il 18 ottobre i contagi sono circa 300 ogni 100mila. All'inizio di novembre diventano più di 600 ogni 100mila abitanti. Poi con la ripresa della didattica a distanza i contagi hanno iniziato a scendere. Ma contemporaneamente la Lombardia è anche finita in zona rossa quindi è chiaro che la diffusione del virus ha frenato. A fine novembre i positivi tra 14 e 18 anni erano 200 ogni 100mila abitanti.

Anche se in realtà non è possibile stabilire con certezza dove si siano contagiati quei ragazzi visto che oltre alla scuola era possibile partecipare ad altre attività resta una certezza: in

quella fascia d'età il virus galoppa anche perché la maggioranza è asintomatica e dunque circola.

E così Fontana ha deciso che tenere i licei chiusi. Sicuramente la soluzione peggiore per i ragazzi lasciati ancora a casa.

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