Il Ponte sullo Stretto di Messina, opera simbolo delle capacità ingegneristiche del nostro Paese, si avvicina. È stato infatti consegnato da Eurolink, il consorzio guidato dal gruppo Webuild, l'aggiornamento del progetto definitivo che consentirà di avviare un «serrato» cronoprogramma che dovrebbe portare all'apertura dei primi cantieri già nell'estate del prossimo anno. Insomma, c'è stato un nuovo «passaggio fondamentale», sottolinea l'ad della società Ponte sullo Stretto Pietro Ciucci. Il governo, per bocca del sottosegretario al Mef, Federico Freni, ha già fatto sapere che è pronto a postare in manovra circa 2 miliardi e che l'investimento complessivo sarà di 12-14 miliardi spalmati nei prossimi anni. E Pietro Salini, ad di Webuild, sottolinea di essere pronto a siglare l'accordo definitivo. «Il Ponte sullo Stretto serve allo Stato, serve ai cittadini, serve ai siciliani, ai romani, ai milanesi: sarà una grandissima opera dal punto di vista economico, ingegneristico, strutturale, ambientale, sociale e culturale e porterà ricchezza, lavoro, sviluppo e speranza in due territori come Sicilia e Calabria che hanno fame di lavoro», assicura il ministro dei Trasporti Matteo Salvini. È lo stesso Eurolink a ricordare i dati del ponte e a illustrare i passi in avanti nella certificazione della sicurezza dell'opera costata fino ad oggi, in termini di impegno, «oltre 50 anni di lavoro, studi ed analisi». Il ponte sullo Stretto è «un'opera di straordinaria complessità». Particolare attenzione è stata dedicata alla stabilità della struttura e alla sua resistenza ai vento e ai terremoti.
Riprendo nel frattempo forza l'idea di intestare l'opera a Silvio Berlusconi. Ieri lo ha chiesto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto mentre il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani ha ricordato come il Ponte fosse il sogno del Cavaliere.
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