Decine di migliaia di persone compongono una coda chilometrica che si snoda per gli edifici del centro di Washington DC, è la marea del movimento Maga (Make America Great Again) arrivata da tutti gli Stati Uniti per sostenere Donald Trump.
Il giorno prima dell'Inauguration Day, dopo aver visitato il cimitero di Arlington, il presidente eletto ha organizzato il «Make America Great Again Victory Rally» alla Capital One Arena. L'evento era particolarmente atteso essendo il primo grande discorso di Trump a Washington dopo i fatti di Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Oltre a Trump è intervenuto al rally anche il vicepresidente eletto JD Vance ed Elon Musk. Tra gli altri ospiti il Ceo dell'Ultimate Fighting Championship Dana White, l'attivista conservatore Charlie Kirk e Megyn Kelly.
Il clima che si respira dentro l'arena è euforico anche grazie alla musica dei Village People in una città blindata con uno spiegamento di forze dell'ordine senza precedenti. Sabato si sono svolte infatti alcune manifestazioni di protesta contro la nuova amministrazione organizzate da femministe e movimenti anti razzisti.
Nonostante il freddo polare che si respira in città e che ha determinato la decisione di spostare al chiuso l'Inauguration Day, i sostenitori di Trump non si sono scoraggiati e sono arrivati in massa nella capitale per assistere al rally del movimento Maga. Così, anche se l'evento inizia nel pomeriggio, già dalle prime ore della mattina attorno al palazzetto si sono iniziati a radunare migliaia di attivisti e sostenitori. Il pubblico trumpiano è composto in prevalenza da bianchi di mezza età anche se non mancano tanti giovani mentre la percezione è che tra i sostenitori venuti ad assistere il rally siano quasi assenti afroamericani o altre minoranze.
Ancor prima che un evento politico si tratta di una festa di popolo e, tra cappellini rossi con la scritta Maga, felpe con il volto di Donald Trump, spille «Trump Vance 2025» non mancano personaggi eccentrici.
Una ragazza vestita come la Statua della libertà grida «la libertà è tornata» con in mano una torcia mentre altri due giovani sono vestiti da senatori dell'Antica Roma con le insegne «Imperatore Trump».
C'è anche un ragazzo con in testa le corna diventate simbolo dell'assalto di Capitol Hill.
A un certo punto compare una tavola da surf con sopra il cartonato di Trump che balla e la marea umana inizia a passarla di man in mano intonando «Donald, Donald!».
Non c'è evento politico negli Stati Uniti che si rispetti senza il marketing così, in ogni angolo delle strade, ci sono banchetti con gadget di ogni genere. Dalle più tradizionali magliette, spille e bandiere agli oggetti più disparati: c'è chi vende finti catenoni d'oro con la testa di Trump, chi cappellini con il ciuffo biondo, altri finte banconote con il volto del presidente eletto.
Una delle magliette più in voga è venduta da giovani afroamericani con la scritta «Donald fucking Trump» e sul retro «he is back, bitches».
Parliamo con Mark, un giovane riservista dell'esercito arrivato da Denver in Colorado: «Non potevo perdermi questo momento storico per l'America, Trump è la nostra unica salvezza contro le follie che si sono diffuse nei college con l'appoggio dei democratici».
Lucy arriva invece dall'Arizona: «Ho votato Trump per fermare l'immigrazione irregolare e per difendere i nostri lavoratori dall'inflazione crescente, l'America deve tornare ad essere ciò che era». Mentre parla tra le persone in coda si alza un coro «Usa, Usa!». L'entusiasmo è alle stelle, peccato solo la stragrande maggioranza delle persone non sia riuscita ad entrare alla Capital Arena che ha una capienza di ventimila persone. Ma il popolo Maga non si fa abbattere: «Ci riproveremo domani all'Inauguration Day».
Per oggi è infatti previsto che la cerimonia sia trasmessa dalla Capital Arena in cui, dopo il giuramento, si recherà anche Donald Trump per un discorso ai suoi sostenitori che aspettavano da quattro lunghi anni questo momento.
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