Il post del grillino Lannutti: "Le Ong dovranno essere affondate"

Elio Lannutti su Twitter: "Le Ong finanziate da Soros oltre ad essere bandite dovranno essere affondate. Tolleranza zero". Poi cancella il tweet

Il post del grillino Lannutti: "Le Ong dovranno essere affondate"

Un tweet che ha fatto scatenare non poche polemiche. L'autore è Elio Lannutti, senatore del M5S. "Migranti: credo che di questo passo, le Ong finanziate da Soros ed altri ideologhi della sostituzione etnica, oltre ad essere bandite dovranno essere affondate. Tolleranza zero", aveva scritto il parlamentare grillino che poi ha cancellato il post.

Dopo le ovvie polemiche, il senatore ha scritto un messaggio su Facebook in cui ha provato a spiegare meglio le sue ragioni: "La mia personale posizione sui migranti - ha scritto - Siamo stati emigranti, ed anche io tra loro. Ma non è più tollerabile accogliere tutti e da soli, alimentando le finalità poco nobili dei trafficanti di essere umani e dei governi e politici miopi, che fanno affari sulla pelle dei disperati (guadagnando di più che con i traffici di droga- mafia capitale)".

A finire nel mirino nel primo tweet erano state le Ong del Mediterraneo, quelle che Lannutti definiva "finanziate da Soros ed altri ideologi della sostituzione etnica". Posizione che il senatore ribadisce e specifica nel post su Facebook: "Occorre bandire Ong, alcune con navi pirata, che si appostano ai confini libici fungendo da taxi dei disperati, tanto l'unico 'porto sicuro', sono solo quelli italian - ha scritto - Se altre Ong volessero continuare nei loro 'soccorsi umanitarì devono essere obbligate a portare i migranti nei Paesi che hanno loro rilasciato la licenza per navigare, contraddistinta dalla 'bandierà". tanto che in un altro successivo tweet è poi tornato all'attacco: "Le Ong: 'Noi esclusi da Guardia costiera italiana. Ci hanno detto: Non servitè. Finalmente! I trafficanti e traghettatori di disperati, novelli Caronte, devono essere messi al bando".

Nel suo post su Facebook, Lannutti ha poi lasciato spazio ad alcuni ricordi personali. Anche lui, racconta, "ha fatto l'emigrante" e "con tanto di permesso di soggiorno".

E lo ha fatto "per pagarsi gli studi, nei paesi dove era vietato, in alcuni locali pubblici, l'ingresso: 'ai cani ed agli italiani', guadagnandosi la vita nei cantieri ed in tanti altri mestieri col sudor della fronte, non può essere 'razzista'".

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