Alla Leopolda il premier Matteo Renzi ha detto: "Il posto fisso non c'è più". Un'ovvietà, per carità. Eppure giù tutti a sparare a palle incatenate contro il neoliberista, il neoblairiano, il rottamatore delle radici e chi più ne ha più ne metta. Ma chissà cosa direbbero i vari Fassina, Cuperlo e Camusso, se scoprissero che quella frase non è un conio renziano, ma venne pronunciata addirittura da Massimo D'Alema.
Correva l'anno 1999 e l'allora presidente del Consiglio si rivolgeva agli imprenditori riuniti a Bari per la Fiera del Levante con parole quasi identiche a quelle pronunciate ieri da Renzi alla Leopolda: "La logica del posto fisso e' finita - spiegava D'Alema alla platea pugliese - Se si togliessero dalle statistiche americane i posti di lavoro precari, gli Usa avrebbero il tasso di disoccupazione di Reggio Calabria". Dichiarazioni che si possono facilmente ritrovare in rete grazie all'archivio storico del Corriere della Sera.
Un archivio subito preso d'assalto da tutti quegli internauti che faticano a comporre le critiche rosse alla politica del governo sul lavoro con quella frase dell'allora esponente di punta dei Ds. Digitando su Twitter l'hashtag #dalema, le ironie si sprecano: da chi scrive "che il posto fisso non ci fosse più lo aveva già detto D'Alema, ma non gli ha portato bene" a chi preferisce ridere con Renzi twittando "originaloni sti premier".
La sinistra dem per ora non replica e anzi questa mattina a Radio 24 Stefano Fassina, tra i più accesi critici del Jobs Act, ha abbozzato un "che il posto fisso
non c'è lo sappiamo, vogliamo capire se è finita anche la dignità dei lavoratori". Lui, Massimo, per ora non si fa sentire: sabato, però, a San Giovanni non si è fatto vedere, scegliendo di non scegliere né Roma né Firenze.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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