Sulle pensioni si profila un vero e proprio prelievo. Il governo accelera per il superamento della legge Fornero e di fatto prepara un nuovo piuano per le uscite dal mondo del lavoro. Il punto fondamentale resta "Quota 100" che di fatto andrà a sostituire definitivamente il sistema pensionistico voluto e varato dal governo Monti. Molto probabilmente si andrà verso una quota che premette l'uscita a 62 anni con 38 anni di contributi. Ed è qui che scatterebbe il prelievo.
Infatti per ridurre i costi dell'operazione, il governo pensa ad un sistema progressivo di penalizzazioni sull'importo del rateo che andrebbe dallo 0,5 per cento all'1,5 per cento per ogni anno di anticipo sulla quota 67 anni fissata dalle norme in vigore. Il tutto per limitare l'esborso che potrebbe arrivare a regime a 10 miliardi di euro l'anno.
Per dare una ulteriore stretta sui costi ecco che entra in campo un'altra ipotesi particolare: il calcolo dell'assegno verrebbe fatto con il sistema contributivo che è notoriamente meno prmeiante per tutti i contributi che sono stati versati dopo il 1995. Insomma la riforma della Fornero è del tutto necessaria ma il nuovo sistema potrebbe di fatto erodere una parte consistente dell'assegno con un prelievo diretto sul rateo quando scatta l'uscita dal lavoro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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