Premierato, l'ostruzionismo della sinistra

Migliaia di emendamenti folli presentati da Pd, Avs e 5S. Balboni: "Questo è il loro livello"

Premierato, l'ostruzionismo della sinistra
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«Il presidente del consiglio è eletto a suffragio universale e diretto per un'ora». No: « .per ventitré ore». Però, meglio: «.per due giorni». Anzi: «.per diciassette giorni». Correzione, arriviamo a: «.sette mesi». Il gioco va da una a 23 ore, da uno a 29 giorni, da un mese a 11 e poi avanti fino a 60 mesi, un anno, due anni

Chissà quante risate si sono fatti De Cristoforo, Cucchi, Aurora Floridia e Magni a inventarsi questi emendamenti, non decine ma centinaia, alla riforma costituzionale sul premierato. In pratica gli esponenti del gruppo Misto, Alleanza Verdi e Sinistra, hanno voluto stravolgere il comma 1, capoverso Art. 92, comma 2, mettendo questi fantasiosi limiti al mandato del nuovo capo di governo, dalle poche ore a 24, a anno e più, sempre a crescere, spezzettando allegramente il quinquennio previsto nel testo del ddl del centrodestra. Ci sarebbe da dire «divertente», se si trattasse di goliardate di scuola e non di atti parlamentari, di ragazzi immaturi e non di maturi senatori della Repubblica.

Nel fascicolone di 470 pagine della Commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama che raccoglie i 2 mila emendamenti complessivi ce ne sono centinaia di questo tenore cronologico, una quarantina di pagine tutte sulla durata dell'incarico. Dovranno essere illustrati e, se non dichiarati inammissibili, votati dai senatori commissari, anche se è evidente che hanno l'unico obiettivo di perdere tempo.

«Questo - spiega al Giornale il presidente della Commissione, Alberto Balboni di FdI- è il livello delle opposizioni che ci troviamo di fronte, vogliono fare ostruzionismo e basta, senza collaborare minimamente a migliorare il testo. Hanno alzato un muro, ma anche se hanno il diritto di utilizzare tutti gli strumenti del regolamento non possono tirare troppo la corda e bloccare le istituzioni all'infinito, sarebbe la dittatura della minoranza. Parlo di Avs e Pd, perché M5S, Iv e Az hanno presentato poche correzioni. Io mi auguro che ci possiamo confrontare seriamente, sono sempre aperto al dialogo ma un atteggiamento basato sui pregiudizi non è utile neppure a loro. Sul provvedimento dell'Autonomia c'erano visioni diverse, abbiamo lavorato a lungo e bene, sempre però discutendo su questioni di merito, senza giochini poco rispettosi verso le istituzioni»..

Le paginate di questi emendamenti e subemendamenti assurdi o grotteschi fotografano bene l'intento ostruzionistico delle opposizioni di sinistra. Ci sono altri esempi, come la modifica dell'Art. 5 delle norme transitorie, al comma 2, dove si indica che «la presente legge costituzionale si applica a decorrere dal». E ci si sbizzarrisce con le date, il 5 agosto, l'1 settembre e compagnia cantando.

Il Pd, invece, ha scelto i giochini sulle percentuali di voto necessarie per l'elezione del premier e qui sono emendamenti singoli dei dem Meloni, Giorgis, Rossomando, Valente, Lorenzin, Nicita, Camusso, Parrini, a divertirsi nel moltiplicare le formule. Al comma 1, capoverso Art.

92, secondo comma, si aggiungono alla fine le parole: «a condizione che abbia ottenuto» il 58%, 50, 51, 80, «dei voti espressi e abbia partecipato al voto» l' 80,81, 95 degli aventi diritto». Non si sa se ridere o piangere.

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