Sono ancora le primarie il motivo scatenante di uno scontro all'interno del centrodestra. A battibeccare oggi sono Giovanni Toti e Laura Ravetto, che se l'è presa con il governatore ligure, definendo "assurdo che lui, indicato da Berlusconi, debba dire a noi lombardi di fare le primarie per il sindaco di Milano".
Un tema, quello della scelta del candidato per la poltrona di primo cittadino del capoluogo lombardo, su cui si era espresso anche Matteo Salvini spiegando che, in caso di accordo politico, del voto alle primarie dei cittadini si possa anche fare a meno. Lo stesso Berlusconi, nei giorni scorsi, aveva esortato a tessere accordi politici per la scelta dei candidati. "In troppe occasioni - aveva spiegato Berlusconi - le primarie si sono rivelate uno strumento di consultazione popolare estremamente manipolabile e non in grado di esprimere il miglior candidato tra quelli in gara".
La risposta di Toti alla Ravetto è indiretta, ma arriva in una dichiarazione rilasciata ad AdnKronos, con cui il governatore parla di "troppe persone preoccupate per la propria poltrona. Soprattutto tra coloro che non hanno mai cercato e preso una preferenza in vita loro".
"Sono onorato di essere stato nominato da Berlusconi - aggiunge Toti -, ma io ho messo sempre la mia faccia quando ho
fatto politica". E proprio lui alcuni giorni fa aveva parlato di un "problema di metodo", chiedendo in mancanza di un accordo tra le forze del centrodestra di ricorrere alle primarie che già si fanno a sinistra, ipotesi poi bocciata dal Cavaliere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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