La primavera di Salvini. Riporta in alto la Lega e blinda la leadership

La vittoria e i risultati in Friuli segnano l'operazione di riavvicinamento a Fdi

La primavera di Salvini. Riporta in alto la Lega e blinda la leadership

Non è la prima volta che accade, ma anche questa volta per la Lega il requiem è suonato troppo presto. Dopo il deludente risultato delle Politiche dello scorso settembre, il partito di Matteo Salvini continua a registrare segnali interessanti e recuperare consenso. L'ultimo squillo è arrivato dal Friuli dove il centrodestra ha doppiato il centrosinistra e il Carroccio ha confermato il trend positivo. La Lega si è confermata primo partito alle Regionali con il 19,02% delle preferenze (34,91% nel 2018). Al secondo posto c'è Fratelli d'Italia con il 18,13% (5,49% nel 2018), al terzo una new entry, la Lista Fedriga, con il 17,74%, voti che si fa fatica a non ricondurre in larga parte all'area leghista.

Il risultato friulano arriva dopo i buoni riscontri ottenuti nelle urne in Lazio e Lombardia, regione dove la Lega, il 13 febbraio, si è attestata sul 16,5%, a cui va aggiunto il 6,2% della lista Fontana. Ben oltre il 13% dei consensi ottenuti alle Politiche nella Regione in cui è nato il progetto di Umberto Bossi. Matteo Salvini, insomma, rialza la testa e torna a mostrare una Lega capace di poter competere. Certo i sondaggi segnano ancora una distanza molto importante dal partito di Giorgia Meloni, ma il leader della Lega è convinto di aver iniziato la risalita. Inoltre con Massimiliano Fedriga alla guida del Friuli Venezia Giulia per cinque anni e Luca Zaia per altri due anni in Veneto, Salvini è consapevole di avere una leadership blindata e di poter valorizzare al massimo i suoi governatori, carte vincenti sul territorio e figure dotate di un forte appeal presso l'elettorato. Con un occhio alle opere pubbliche, terreno di rilancio del consenso su cui misurarsi nell'arco della legislatura. «In questo momento Salvini ha in mano il Ministero del Fare» dice Massimiliano Romeo.

Nel giorno del successo friulano, peraltro, il Capitano si assesta su frequenze decisamente governative. «Giorgia e Silvio sono due amici oltre che alleati» dice Salvini, in un incontro con la stampa estera. «Lavoriamo bene, è una squadra equilibrata, con culture e politiche diverse. Se Giorgia non avesse il successo che ha non sarebbe premier e io non sarei vice premier. Preferisco far parte della squadra che vince di quella che perde». Salvini si sofferma poi sul risultato «straordinario» registrato dalla coalizione in Friuli. Il centrodestra, rivendica, «ha preso il 35% in più dei competitor del centrosinistra». «La Lega è il primo partito in Friuli, dopo le regionali in Lazio e Lombardia, dove ha registrato una buona crescita rispetto alle politiche: un segnale di gradimento per quello che abbiamo fatto in cinque mesi». E in serata convoca alla Camera deputati e senatori per fare il punto della situazione politica, dopo il Decreto Ponte, il Nuovo codice degli Appalti e il risultato delle Regionali in Friuli. Una riunione che inizia proprio con un applauso dedicato ai parlamentari eletti in Friuli Venezia Giulia e con un messaggio di «fiducia» verso i colleghi di governo che si occupano di immigrazione.

Un entusiasmo condiviso dagli stessi governatori. «La Lega ha ricominciato a volare» dice Attilio Fontana. E lo stesso Fedriga non manca di sottolineare l'azione del segretario. «Qui c'è solo una Regione che è stata ben governata. Questo risultato, per le sue dimensioni, mi carica di responsabilità. Avevo percepito il clima positivo, ma non pensavo di andare oltre il 56-57%. La proposta di governo dei territori è stata apprezzata dagli elettori.

E poi l'apporto di Salvini come ministro delle Infrastrutture è stato premiante. Matteo sta lavorando molto bene. È sbalorditivo come in pochi mesi si sia riusciti ad invertire una tendenza negativa. Di solito per cambiare un trend servono anni».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica