Primo (vero) passo verso il premierato. Norma anti-ribaltone, dubbi di Forza Italia

La giurista Razzano: "Così saremo più credibili anche a livello internazionale"

Primo (vero) passo verso il premierato. Norma anti-ribaltone, dubbi di Forza Italia
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Oggi è il giorno in cui la forma di governo italiana può iniziare a cambiare volto. Il premierato, che oggi sarà approvato in Cdm, porta quattro cardini con sé: l'elezione diretta del presidente del Consiglio, il premio di maggioranza, lo stop alla nomina di nuovi senatori a vita e la norma anti-ribaltone. Con un però: il presidente del Senato Ignazio La Russa ha fatto sapere che, qualora un premier dovesse essere sfiduciato, dal suo punto di vista, sarebbe meglio votare in ogni caso.

Sembrava una posizione tranchant ma anche il vicepremier e segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani ha aperto: «Se cade il premier si torna al voto? Non sono contrario a questa proposta avanzata dal presidente La Russa», ha fatto sapere. Non è escludibile, quindi, che venga adottato qualche accorgimento sul gong, ossia prima delle 11 di questa mattina. La premier Giorgia Meloni ha spiegato, per il nuovo libro di Bruno Vespa, che l'autonomia differenziata e il premierato andranno di pari passo. Anche Matteo Salvini è per una ricetta che garantisca stabilità e poco spazio a trucchi e giochi di palazzo. «È sempre il momento giusto per dare più peso al voto dei cittadini - ha premesso il leader del Carroccio - . Se possono eleggere finalmente il presidente del Consiglio, una maggioranza e un programma che non può cambiare, altrimenti si torna al voto, penso sia un atto di serietà. Domattina daremo l'ok in Consiglio dei ministri poi ci sarà il dibattito parlamentare o il referendum. Tutti gli italiani potranno dire se sono d'accordo o meno», ha chiosato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e vicepremier.

Intanto si sta allargando il novero dei giuristi che vedono di buon occhio la «riforma delle riforme», così come l'ha definita il ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati. La professore Giovanna Razzano, ordinaria di Diritto pubblico a La Sapienza, ha osservato che «Il premierato rappresenta l'occasione per dare stabilità e durata ai governi italiani, che dal 1948 ad oggi hanno avuto una vita media di un anno; può essere un'opportunità per riconquistare l'interesse e la fiducia dell'elettorato, che mostra disaffezione al voto». E ancora: «É diffusa la percezione comune secondo cui la dinamica politica si svolgerà a prescindere dalla scelta elettorale.

Il premierato - ha aggiunto la docente - può inoltre accrescere l'autorevolezza del Paese sul piano europeo e internazionale, nonché la sua affidabilità in ambito economico». Premierato, autonomia differenziata e nuova legge elettorale: sta nascendo un'Italia meglio organizzata per le sfide del futuro.

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