"Il problema? Sistemi vulnerabili che possono metterci a rischio"

L'esperto di Ai Matteo Flora: "Chi usa impianti lo ignora. E il sito russo può entrare in sistemi indifesi"

"Il problema? Sistemi vulnerabili che possono metterci a rischio"
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Scarsa cultura tecnologica e sistemi vulnerabili. Secondo Matteo Flora, docente di sicurezza delle Ai all'Ese di Roma, è questo il mix pericoloso che espone decine di telecamere allo sguardo indiscreto del sito russo Insecam.

Come è possibile una tale esposizione di dati?

«Insecam esiste perché chi compra o configura le webcam da remoto è ignorante. Le installazioni di questi sistemi dovrebbero essere salvaguardate, ma questo non avviene. Pesa anche la consumerizzazione del sistema, cioè il fatto che alle persone basta comprare la webcam, metterla online e via, così tali sistemi vengono installati da persone con poche conoscenze».

Ma è un sito legale?

«Sì, nel senso che di base il collezionare e rendere a disposizione di una risorsa che tu hai disponibile online rende complesso trovare un profilo che lo renda automaticamente illecito. Al massimo è illecito è l'utilizzo».

E c'è un problema enorme di privacy...

«Alcune di queste camere sono note come le stazioni meteo. Ma altre dovrebbero essere riservate ma poi non lo sono. Un rischio che ricade anche su dispositivi delicati come i tantissimi baby monitor. Con l'avvento dell'intelligenza artificiale il problema aumenta esponenzialmente. Ora è possibile creare processi che osservino e che segnalino solo gli eventi interessanti, così nessuno deve visionare i filmati per ore».

Qual è il pericolo più grande oltre la privacy?

«C'è un rischio nell'avere questo grande numero di dispositivi vulnerabili. Una delle botnet più grandi che qualche anno fa ha fatto grossi danni è stata Mirai e ha usato proprio sistemi di webcam. E questo per due motivi: sono sistemi poco aggiornati è che spesso connessi a reti ad alta velocità».

Come ci si difende?

«Il primo consiglio è un minimo di analisi, sui sistemi che ho, se sono stati configurati in maniera corretta, se hanno una password e se sono accessibili dall'esterno. Questo lo può fare un tecnico, ma lo può fare direttamente anche la singola persona.

Dal punto di vista dell'accesso remoto ci sono un paio di cose che si possono fare. Per prima cosa le camere non dovrebbero essere esposte direttamente su internet ma attraverso una VPN. In secondo luogo attraverso il cambio delle password.

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