Il processo farsa ai "Serenissimi"

La notizia era prevedibile: dopo l'assoluzione del luglio 2018, per i 44 imputati dell'inchiesta sui "nuovi Serenissimi" è giunto il proscioglimento pure in appello dall'accusa di avere agito con finalità di terrorismo.

Il processo farsa ai "Serenissimi"

La notizia era prevedibile: dopo l'assoluzione del luglio 2018, per i 44 imputati dell'inchiesta sui «nuovi Serenissimi» è giunto il proscioglimento pure in appello dall'accusa di avere agito con finalità di terrorismo.

Il tutto era partito nel 2014, quando nel Padovano era stato sequestrato un «tanko» (una ruspa artigianalmente mutata in qualcosa che poteva sembrare un carro armato), immaginato come il cuore di un progetto volto a rovesciare l'ordine costituito. Da qui è derivato uno stralcio e a Rovigo nel luglio scorso vi sono state perfino alcune condanne per la costruzione e detenzione di quella «micidiale» si fa per dire arma da guerra.

La sentenza di ieri, però, è cruciale, dato che l'inchiesta nel suo insieme, che era stata presentata come una brillante iniziativa anti-terrorismo, si è risolta in un nulla di fatto. Tra gli assolti compaiono nomi noti dell'indipendentismo veneto, da Franco Rocchetta a Flavio Contin, che hanno scontato da innocenti ingiustificate detenzioni dopo inchieste onerose per il contribuente, che vorrebbe vedere meglio utilizzati i suoi soldi.

C'è davvero da chiedersi che senso abbiano questi processi contro gli indipendentisti di tutta la penisola. In effetti, oltre ad esponenti lombardi nell'inchiesta fu coinvolto anche il leader sardo Doddore Meloni (fondatore di Paris), che essendo morto in carcere non poté assistere all'udienza che l'assolse da ogni accusa. E pochi giorni fa è scomparso pure il bresciano Giancarlo Orini, che in un'udienza si presentò travestito da carro armato, per evidenziare il senso della sua iniziativa, molto più volta a provocare (a creare curiosità intorno all'idea dell'indipendenza da Roma) che non a immaginare iniziative militari. Come egli stesso disse: Siamo quattro pellegrini, altro che terroristi. La nostra è goliardia.

Chi in Veneto e altrove si batte per l'autogoverno vorrebbe solo che a Roma vi fosse la stessa civiltà manifestata in questi anni a Londra: dove Nicole Sturgeon può essere considerata un nemico politico (dato che guida la Scozia e ne vuole l'indipendenza), ma senza che questo autorizzi processi e tribunali.

Per giunta, quanti si battono per la libertà della loro comunità possono essere giudicati a seconda delle diverse

prospettive politiche patrioti, sognatori, sconsiderati, libertari oppure matti, ma non hanno mai avuto a che fare con la violenza, né hanno mai generato lutti e guerre, colonie e invasioni. Di questo possiamo essere certi.

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