Il professore pordenonese, Antonio Chiumiento, il 15 marzo compirà 67 anni. Quarantotto dei quali trascorsi dietro la cattedra a insegnare economia e matematica, su è giù per la Carnia. Quasi mezzo secolo da docente. Rigorosamente precario. Fino allo scorso 18 gennaio, quando - finalmente - è arrivata dal ministero dell'Istruzione l'agognata lettera di «assunzione a tempo indeterminato». Professore di ruolo, alla buon'ora. Peccato che il prof Chiumiento sia già a un passo dalla pensione, ormai dietro l'angolo.
Un paradosso determinato dal fatto che il prof Chiumiento, nella sua lunga, onorata (ma sfortunata) carriera di educatore, non ha mai potuto contare su santi in paradiso, bensì - al massimo - su alieni in trasferta sul nostro pianeta. Sì, avete letto bene: alieni. Perché il professore in questione, oltre a essere uno stimato docente, è pure un ufologo di fama; e anche un po' di «fame», considerato che tempo fa sollecitò l'aiuto economico degli amici per far fronte a un'«imprevista crisi finanziaria».
Professore, è contento per la nomina ricevuta dal ministero?
«Tantissimo, anche se...».
Anche se?
«Già mi sto preparando per andare in pensione».
Assunzione e stato di quiescenza che quasi coincidono, roba da Guinness dei primati.
«Se la nomina a professore di ruolo è arrivata dopo quasi mezzo secolo di precariato, la colpa non è mia».
E allora di chi è?
«Un po' della sfortuna, un po' della disonestà di certe persone e un po' di una burocrazia ottusa».
Iniziano dalla sfortuna.
«Ho cominciato a insegnare a 19 anni. Ho sempre amato la didattica. Ma per ragioni familiari e problemi personali mi sono dovuto accontentare di cattedre in istituti privati».
Passiamo ora alla «disonestà di certe persone».
«Per anni ho lavorato in scuole che non mi hanno mai pagato i contributi, vanificando la mia anzianità di servizio».
E la «burocrazia ottusa»?
«Sono stato cancellato, illegittimamente, da diverse graduatorie. Circostanza che ha alterato il mio stato di servizio. Ho dovuto combattere dure battaglie in tribunale per vedere riconosciuti i miei diritti».
Ma, anche se fuori tempo massimo, adesso la giustizia ha trionfato e lei potrà salire in cattedra con lo status che le spetta. A proposito, a quali studenti insegnerà?
«A quelli dell'Isis».
I giovani guerrieri dello Stato Islamico?
«Ma no, i giovani dell'Isis Fermo Solari di Tolmezzo, in provincia di Udine».
Ma lei - dica la verità - in questa scuola del pianeta Terra, si sente un po' un extraterrestre?
«Molte esperienze mi hanno amareggiato. E anche forse un po' disamorato. Per questo non vedo l'ora di andare in pensione».
E dedicarsi, appunto, ai suoi amati extraterrestri.
«Una passione che ho sempre avuto. Non a caso sono autore di una mezza dozzina di libri dedicati agli Ufo».
Ha mai avuto un incontro ravvicinato del terzo tipo? O di qualche altro tipo?
«Io no. Ma conosco tanta gente che li ha avuti».
Un esempio, prego.
«L'alieno di Mortegliano».
L'«alieno» di chi?
«Di Mortegliano, provincia di Udine, su questa storia ho scritto un libro raccogliendo moltissime testimonianze oculari».
«Testimoni oculari» che hanno visto cosa?
«Una creatura alta 4 metri con testa, corpo e arti che nulla avevano a che fare con un essere umano».
Peccato che sul web l'«alieno di Mortegliano» sia stato ribattezzato la «bufala di Mortegliano»...
«In rete le campagne diffamatorie contro di me si sprecano. Ma io ho le prove di quanto dico. Gli scettici possono leggere tutto nel mio prossimo libro».
Titolo?
«Una porta sull'ignoto».
Auguri, professore. Sarà di sicuro un successo editoriale dalle proporzioni extra...
«Sì, extraterrestri...».
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