Putin annuncia il vaccino: "Già testato su mia figlia"

La Russia registra "Sputnik". Il presidente: "Noi i primi. Da settembre a medici e insegnanti, a tutti da gennaio"

Putin annuncia il vaccino: "Già testato su mia figlia"

Il presidente Putin ha ieri annunciato che la Russia ha trovato un vaccino contro il Covid-19: «Questa mattina, per la prima volta nel mondo, un vaccino contro l'infezione da coronavirus è stato registrato qui. So che funziona bene, che crea un'immunità stabile. Ha superato tutti i test necessari». È proprio nella frase finale che risiedono il significato politico dell'annuncio e le perplessità della comunità scientifica.

Il vaccino è stato sviluppato dall'istituto Gamaleya di Mosca e finanziato dal fondo sovrano russo RDIF. Si chiama Sputnik V, riprendendo il nome delle missioni spaziali sovietiche, quando l'Urss gareggiava con gli USA per la conquista delle stelle. Il vaccino si baserebbe su forme modificate di adenovirus, quello dell'influenza, per indurre una risposta immunitaria nel soggetto vaccinato, una strada percorsa anche dal vaccino sviluppato a Oxford in collaborazione con l'italiana IRBM di Pomezia. E a questo proposito, i servizi britannici nelle scorse settimane avevano accusato Mosca di spionaggio proprio in relazione ala ricerca sul farmaco. La comunità scientifica internazionale non ha avuto accesso ai dati degli studi medici né ha potuto verificare gli effetti sviluppati nelle prime due fasi di test del vaccino. Si sa che gli studi sull'uomo sono cominciati il 17 giugno, coinvolgendo 76 volontari, troppo pochi per una sperimentazione completa. In accordo ai protocolli internazionali i vaccini devo passare 3 fasi prima di ottenere l'approvazione: l'ultima, che i russi non hanno condotto, avviene su un ampio campione di migliaia di persone per verificare su larga scala l'efficacia e le controindicazioni.

A oggi, nel mondo, sono circa 200 i vaccini in fase di sviluppo, sei quelli nella fase tre della sperimentazione, fra questi anche quello di Oxford IRBM. E tutti stanno seguendo i protocolli scientifici accettati internazionalmente. Il ministro della sanità Mikhail Murashko ha affermato che il vaccino è «altamente efficace e sicuro. Tutti i volontari hanno sviluppato alti livelli di anticorpi al Covid-19». Per il direttore dell'istituto Gamaleya, Alexander Gintsburg, la fase 3 della sperimentazione avverrà in contemporanea alla somministrazione del virus, che è come dire che la popolazione verrà utilizzata per una sperimentazione di massa. La precedenza verrà riservata a personale medico e insegnanti a partire dalla fine di agosto o da inizio settembre. La vaccinazione di massa comincerà, da gennaio. Poi, come annunciato dal ministro della sanità, il vaccino sarà anche destinato all'esportazione, con oltre 20 Paesi che hanno già manifestato interesse.

Nel tentativo di enfatizzarne la sicurezza Putin ha rivelato che anche una delle sue due figlie ha ricevuto il vaccino, ha avuto «un giorno di febbre a 38, il successivo a 37, tutto qui», ora si sente bene. La comunità scientifica internazionale ha reagito con preoccupazione per la mancanza di trasparenza di Mosca e la potenziale pericolosità dell'approccio seguito: non solo il vaccino potrebbe essere inefficace o dannoso ma la sua somministrazione potrebbe anche indurre la popolazione a rifiutare futuri, efficaci vaccini.

Moltissime le voci critiche della comunità scientifica internazionale, la Bbc ricorda il portavoce dell'OMS, Lindmeier, che il 4 agosto dichiarava: c'è una grande differenza tra l'avere un indizio di un potenziale vaccino ed essere passati attraverso tutti e tre gli stadi di verifica.

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