Una gaffe "storica", nel vero senso della parola. Il vicesegretario Pd Giuseppe Provenzano deve aver perso la cognizione del tempo: questa mattina, intervenendo su La7, ha infatti pronunciato una frase destinata a finire nell'archivio degli strafalcioni da talk show. Preso dalla foga del confronto con il leghista Armando Siri, l'esponente dem ha estratto dal cilindro un'argomentazione non troppo riuscita, per quanto imprecisa.
In studio si parlava del controverso caso dei soldi russi ai partiti e il botta e risposta tra gli avversari politici s'è presto infiammato. A Provenzano, che lo incalzava sulla posizione della Lega sull'argomento, a un tratto Siri ha risposto: "Voi volete sempre che vi si dia ragione, ma non l'avete. Perché è la storia che vi dà torto". L'allusione del senatore salviniano era probabilmente al passato della sinistra. All'udire quella stoccata, il vicesegretario Pd si è inviperito e ha alzato il tono. "Ma cosa sta dicendo? Ma quale storia, con chi sta parlando? Guardi che io, quando è crollata l'Unione Sovietica, non avevo ancora imparato a scrivere", ha esclamato il vice di Enrico Letta, spazientito.
Peppe Provenzano a Omnibus stamattina:
— Riccardo Puglisi (@ricpuglisi) September 14, 2022
"Quando è crollata l'Unione Sovietica io non avevo ancora imparato a scrivereeee"
Facciamo un po' di conti: Provenzano è nato nel 1982, l'URSS si è dissolta nel 1991.
PROVENZANO A 9 ANNI (NOVE) NON SAPEVA ANCORA SCRIVERE?!? pic.twitter.com/ArPwVTVdW7
A interompere il duello tra i due ci ha poi pensato la pubblicità lanciata dalla conduttrice Alessandra Sardoni. Nel frattempo, però, l'affermazione di Provenzano aveva fatto drizzare le orecchie ai telespettatori più attenti, ai quali i conti non tornavano. Sì, perché l'esponente Pd è nato infatti nel luglio del 1982 e aveva quindi nove anni quando si dissolse ufficialmente l'Unione Sovietica, ovvero nel dicembre del 1991. Alquanto improbabile che, a quell'età, il futuro vicesegretario dem non sapesse ancora scrivere.
La gaffe di Provenzano è presto rimbalzata in rete, dove sono scattati gli sfottò e non sono mancate le facili ironie sulla formazione scolastica del politico. Qualcuno ha poi ipotizzato che forse l'esponente dem si fosse solo confuso, scambiando il crollo dell'Urss con quello del muro di Berlino. Chissà. Magari quella dell'ex ministro era soltanto un'iperbole riuscita male e archiviabile come tale. Una maggior precisione, in ogni caso, male non avrebbe fatto.
Ben più
preoccupanti, invece, erano state alcune affermazioni che l'esponente dem aveva pronunciato davanti alla platea Pd nel 2018, ritornate ieri d'attualità sui social: "Diventeremo classe dirigente, così riusciremo a imporre le cose che abbiamo in mente".
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