L'intervista di oggi al Corriere della Sera, in cui ha fatto presente che per la legge "le famiglie omosessuali in esistono", ha fatto un gran rumore scatenando l'ira della sinistra e delle associazioni arcobaleno e obbligando Matteo Salvini a specificare che certe idee "non rientrano nel contratto di governo". Le posizioni di Lorenzo Fontana, neo ministro leghista alla Famiglia e ai Disabili, non sono mai state sotto certo una novità. Nel 2016, per esempio, diceva apertamente che "la famiglia naturale è sotto attacco. Vogliono dominarci e cancellare il nostro popolo".
Laureato in scienze politiche all'Università degli Studi di Padova, il 38enne veronese Fontana è il ministro per la Famiglia e i Disabili. Entrato in Lega con l'ex sindaco Flavio Tosi, ha iniziato la sua carriera politica nei Giovani padani. Dopo essere stato consigliere comunale a Verona, Fontana è stato eletto per la prima volta nel Parlamento europeo nel 2009. Sui banchi di Strasburgo è nato il suo rapporto con Salvini, anche lui europarlamentare. Durante la sua prima legislatura è stato capo-delegazione del gruppo della Lega Nord al Parlamento europeo, e vice-presidente della commissione per la cultura, l'istruzione e lo sport. Già nel 2014, contestando il patrocinio concesso dalla Regione Lombardia al Gay Pride, aveva messo in chiaro che "la famiglia è una sola" ed è formata da "uomo, donna e figli".
Nel corso dell'VIII legislatura è stato, tra le altre cose, relatore del progetto di decisione di esecuzione del Consiglio che approva la conclusione da parte dell'Ufficio europeo di polizia (Europol) dell'accordo sulla cooperazione operativa e strategica tra la Bosnia-Erzegovina ed Europol. Esperto di questioni di demografia, nel 2018 ha scritto La culla vuota della civiltà. All'origine della crisi, insieme a Ettore Gotti Tedeschi, con la prefazione di Salvini, di cui è diventato vice segretario federale insieme a Giancarlo Giorgetti. Recentemente, come ricorda Repubblica, durante il Festival per la Vita organizzata dall'organizzazione Provita Onlus, aveva denunciato che "da un lato l'indebolimento della famiglia, la lotta per i matrimoni gay e la teoria gender nelle scuole, dall'altro l'immigrazione di massa che subiamo insieme alla contestuale emigrazione dei nostri giovani all'estero, sono tutti fattori che mirano a cancellare la nostra comunità e le nostre tradizioni".
Fontana è tra i principali esponenti leghisti ad aver mantenuto i rapporti con i partiti euro-scettici europei, tra cui il Front National di Marine Le Pen. "Per il presidente del Consiglio uscente (Paolo Gentiloni, ndr) l'Europa che invecchia ha bisogno di migranti - tuonava lo scorso gennaio - per noi l'Europa che invecchia ha bisogno di generare nuovi figli".
Per il neo ministra, la politica deve occuparsi della famiglia: "I figli sono l'investimento del futuro. Ogni anno è come se perdessimo una città delle dimensioni di Padova, il calo demografico è paragonabile a quello provocato fra il 1918 e il 1920 dalla febbre Spagnola".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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