Quei guerriglieri che arrivano con le carrette del mare

E' una vergogna che l'Europa non abbia mai affrontato il problema degli immigrati

Quei guerriglieri che arrivano con le carrette del mare

Il grande sociologo francese Gaston Bouthoul nel suo libro Le guerre ci dice che è sbagliata la nostra idea secondo cui la società è normalmente in pace ed entra in guerra a causa di pericoli e minacce. Le guerre ci sono perché ci sono molti maschi giovani aggressivi a cui piace la lotta e sono pronti a seguire demagoghi e capi che danno luogo a rivolte, guerre e rivoluzioni.

Oggi in Cina e in Russia i giovani sono pacifici perché rigorosamente inquadrati. In Europa perché organizzati in scuole e imprese, negli Stati Uniti perché hanno uno sfogo nell'esercito. Ma vi sono zone, in Africa ed in Asia, in cui vivono trecento milioni di giovani senza uno Stato forte e disciplinato che li educhi alla pace. È da lì che sono usciti gli islamisti del Boko Haram e quelli che fanno massacri nelle Filippine, nel Pakistan, in Afghanistan, in Somalia, in Irak, nello Yemen, in Egitto, in Libia, nel Maghreb.
In Italia, negli ultimi anni, sono arrivati duecentomila giovani maschi provenienti da quelle aree. Li vediamo scendere dalle carrette del mare: sono alti, forti robusti, orgogliosi. Non credo che fra di loro ci siano combattenti dell'Isis, ma si vede che sono potenzialmente dei guerrieri. Dovrebbero essere messi subito al lavoro, istruiti, inseriti in un sistema disciplinato e autorevole. Ma il nostro Paese è debole, in recessione. Perciò molti restano senza lavoro, ai confini della legalità. Non parlano la nostra lingua, non leggono i nostri libri, non conoscono la nostra storia, disprezzano la nostra cultura, non ci stimano, non ci amano, diffidano di noi e alla fine si organizzano attorno alla moschea dove creano una «patria islamica». E qualcuno va col califfo delle bandiere nere.

È una vergogna che le nazioni europee non abbiano mai affrontato il problema delle migrazioni mediterranee. La Libia e la Turchia ne hanno addirittura fatto uno sporco affare.

Gli Stati europei e quelli mediterranei dovevano accordarsi per vigilare le coste, esaminare chi arriva e stabilire delle quote per sesso, religione, età, gruppo etnico. E poi organizzare l'accoglienza. Invece niente, inerzia totale.

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