Quella nuvola di Fantozzi che ci è costata 400 milioni

Da nord a sud il maltempo sembra essersi accanito soprattutto sull'Italia. E così le prenotazioni sono crollate fino al 70 per cento

Quella nuvola di Fantozzi che ci è costata 400 milioni

La nuvola di Fantozzi esiste per davvero. E quest'anno ci ha scambiato tutti per ragionieri. Già, perché l'incredibile quantità di pioggia caduta nel nostro Paese (una media di quasi 500 millimetri tra giugno e luglio) ci ha rovinato le vacanze e ha affossato l'indotto turistico. E noi facciamo la figura dei Fantozzi, appunto: è l'Italia il Paese mediterraneo più colpito dal maltempo in questa estate. Non solo. In tutta Europa, siamo il Paese con il maggior aumento di piovosità rispetto alla media: quasi il 200% in più di precipitazioni rispetto agli standard storici dello stesso periodo, come ci informa 3B Meteo.

La situazione non è piacevole, né per i vacanzieri, né per il Sindacato italiano balneari, che denuncia un ammanco di 400 milioni di euro a causa del maltempo. Circa 50mila lavoratori giornalieri sono rimasti a casa, visto il brusco calo, soprattutto in alcune regioni, delle presenze turistiche: il record negativo nel mese di luglio spetta alla Campania con il -70% rispetto allo scorso anno. E così rimangono semideserte bellezze paesaggistiche come la spiaggia di Cala degli Infreschi a Marina di Camerota (Salerno), nominata per il secondo anno di fila la spiaggia più bella d'Italia nel concorso online lanciato da Legambiente. Penalizzate, nella diminuzione di vacanzieri, anche le Marche (-60%), Liguria e Toscana (-50%). «Il danno economico- spiega Riccardo Borgo, presidente del Sindacato balneari - non riguarda solo servizi di spiaggia, ma anche bar, ristoranti, piscine, parcheggi». Un terreno già malmesso per via della crisi: è proprio il caso di dirlo, ha piovuto sul bagnato. In pochi, ormai, hanno l'ardire di chiamarla estate. In tutta Italia la pioggia ha imperversato più del solito: al Nord non se ne vedeva così tanta dal 2002, al Centro-Sud addirittura da oltre trent'anni. Particolarmente colpite le regioni settentrionali, dove nel solo mese di luglio è caduta una media di 200 millimetri di acqua (contro i tradizionali 60-80), cioè la quantità prevista per l'intera stagione.

La causa principale, spiega Edoardo Ferrara di 3B Meteo, è l'anomalia della disposizione di anticicloni e cicloni a livello continentale. Se le alte pressioni, tradizionalmente, stazionano nell'area mediterranea, quest'anno si sono spostate nel Nord Europa, provocando lo spostamento delle perturbazioni atlantiche a Sud.Per questo la pioggia non ha risparmiato nessuno, nemmeno i Paesi più abituati al caldo torrido. Ma se la Spagna e la Grecia costiera (zona dell'Egeo in particolare), dopo un giugno instabile, hanno conosciuto un luglio soleggiato, in Italia la nuvoletta ha continuato a torturarci. Negli ultimi due mesi, il nostro Centro-Nord è stata la quinta area d'Europa più piovosa: davanti ci sono Paesi come Svizzera e Austria, non note esattamente per lidi e ombrelloni. Ma ancora più sorprendente è la graduatoria per aumento di precipitazioni, dove siamo in testa nell'intero continente, con quasi 200% in più di pioggia sulle nostre teste rispetto alla media (segue l'area balcanica con +150%). Acqua che ci becchiamo noi al posto di zone più propense al cattivo tempo, come i Paesi scandinavi e la Gran Bretagna: in questi Stati, i meno piovosi del continente a luglio, le precipitazioni sono scese del 50%-70%, con non più di 50 millimetri di media per mese.

Prima che ci rassegniamo a trasferire la nostra sdraio su un fiordo, prepariamoci a un agosto più clemente. Soprattutto al Sud, dove l'incombere dell'alta pressione ridurrà le piogge a fenomeni isolati. Più fragile l'equilibrio al Nord, dove la nuvoletta farà ancora capolino, anche se con minore frequenza.

 

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica